Dopo l’addio di Paul Scholes i Red Devils sentono tutti una grande responsabilità per non far sentire la mancanza del centrocampista inglese.
Carrick, diventato un “senatore” dopo gli addii di Neville, Brown, O’Shea, van der Sar ed Hargreaves, sente di avere una responsabilità maggiore. In un intervista esclusiva per manutd.com avvenuta in una webchat, ha risposto alle domande di alcuni fans.
Alla domanda se sentisse maggiori responsabilità nel reparto “regia” dopo il ritiro di Scholes, Michael ha risposto: “Penso che perdere un giocatore come Paul comporti un senso di smarrimento, era lui che dettava i ritmi di gioco della squadra…”
“In passato abbiamo perso Cristiano Ronaldo, che era un giocatore fondamentale nel nostro gioco, e tutti ci davano per spacciati. Tutti credevano che il Manchester United non fosse nulla senza Cris, ma abbiamo ampiamente dimostrato che si sbagliavano. Ci siamo ripresi molto bene dopo il suo addio.
Io voglio migliorare e dare il mio massimo, cercando di non pensare alle responsabilità che mi spettano”.
All’ex Spurs è stato anche chiesto qual è stato il ritiro più difficile da “digerire” e l’inglese ha detto: “È una domanda difficilissima. Ci mancheranno tutti. Edwin con la sua calma e sicurezza, qualità che hanno solo i migliori portieri del mondo. Scholesy con le sue giocate, un giocatore semplicemente eccezionale, amato da tutti noi calciatori e dalla tifoseria. Gary, oltre ad esser stato un giocatore incredibile per 15 anni di fila, aveva la capacità di dare forza alla squadra anche fuori dal campo. Lui era il capitano quando sono arrivato io, manteneva tutti sull’attenti, non tollerava i cali di concentrazione. Sono stati tutti eccezionali, ne sentiremo la mancanza, ma ci adatteremo”
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