Nella giornata, praticamente, perfetta di oggi c’è, però, un’immagine che mi ha fatto salire un senso di, profonda, tristezza: quella di Dimitar Berbatov. Vederlo in panchina, con quella faccia scontenta e, allo stesso tempo, rassegnata mi ha fatto questo, spiacevole, effetto. Sembra passata un’eternità da quando lo vedevamo, regolarmente, in campo e lo ammiravamo mentre segnava gol su gol (fondamentali, specialmente in un periodo come quello) e quando penso che, invece, è passato meno di un anno stento a crederci. Durante l’ultima finestra di mercato si è parlato molto della possibilità che il bulgaro non rinnovasse il, su,o contratto e la maggior parte dei tifosi dello United (almeno, credo), me compreso, speravano che, invece, si trovasse l’accordo, tra il giocatore e la società, per prolungare la sua permanenza all’Old Trafford ma, adesso che ci penso, farlo rimanere sarebbe la soluzione giusta, per lui? Berba ha espresso, più e più volte (e nonostante tutto), la, sua, volontà di restare più a lungo possibile ma quanto potrebbe fargli bene un’eventuale permanenza? Di sicuro, farlo marcire in panchina non aiuta nessuno, né lo United, che, ogni volta che Fergie decide di schierarlo, si ritrova un giocatore svogliato e, giustamente (secondo me), demotivato, né lui, che rischia di “arrugginirsi” in maniera eccessiva. Non so come definire il suo, improssivo, accantonamento, né, tantomeno, voglio dare la colpa a qualcuno, perché reputo giusto che, se salta fuori che la coppia Rooney-Chicharito fa rendere meglio la squdra, tale coppia d’attacco venga utilizzata come titolare. Voglio, invece, spezzare una lancia in favore del bulgaro per quanto riguarda una questione: ho sentito alcuni imputare a lui la sconfitta contro il City in semifinale di F.A. Cup (Berba sbagliò un gol che sembrava fatto nei primissimi minuti e, poi, giocò una delle peggiori partite della stagione), ma credo che ci si debba mettere, anche, nei suoi panni, perché come potrebbe sentirsi, secondo voi, un giocatore che, nonostante sia il miglior realizzatore, al momento, del campionato, viene, puntualmente, spedito in panchina per le partite importanti (altro mito da sfatare, quello del Berba nullo nelle grandi occasioni: l’anno scorso ne giocò, praticamente, una sola, ovvero, quella contro il Liverpool del 19 Settembre. Non penso ci sia bisogno che dica altro) e che sa che sta giocando questa solo perché non c’è la possibilità di schierare la “prima scelta” (ricordiamo che, infatti, Rooney stava scontando l’ultima giornata di quella, assurda, squalifica impostagli dalla Football Association per l’ormai celebre “What? Fuckin’ What?” pronunciato davanti ad una telecamera dopo il terzo gol contro il West Ham)? Secondo il mio, modesto, parere, la risposta è ovvia, per cui, con, immenso, dispiacere, dico che è meglio lasciarlo andare a giocare in un’altra squadra, dove, magari, potrà essere impiegato con continuità e far vedere, a tutti, ciò di cui è capace. Qualunque cosa accada, caro Dimitar, sappi che avrai, sempre, il mio sostegno (e non credo solo il mio).
Nicolò Temperoni