David de Gea smentisce di aver cercato di rubare la ciambella incriminata, spiegando che si è trattato di un grosso malinteso fra lui e gli addetti del supermarket in questione. Lo spagnolo, fra l’altro, ha rivelato che il tutto si è concluso con le scuse dei gestori del negozio nei suoi confronti.
“Non è accaduto niente in realtà,” ha dichiarato lo spagnolo. “Io, mio cugino ed un amico della Spagna siamo andati al negozio e, avendo fame, abbiamo preso una ciambella a testa. Stavamo per comprare, anche, altre cose ma mi accorto di non avere il portafogli appresso e così stavo andando in macchina per prenderlo. Niente di più.”
“Hanno pensato che me ne stavo andando senza pagare, così ho cercato di spiegargli la situazione ma, purtroppo, il mio inglese non è ancora molto buono e siamo stati lì a discutere per un po’. Alla fine, dopo che è arrivata una ragazza spagnola che ci ha aiutato a chiarirci, sono stati loro a chiederci scusa per il malinteso.”
“Hanno tirato fuori una notizia dal nulla, creando così un grande casino, ma ho preso il tutto con divertimento.”
David de Gea non è sceso in campo nel match di Sabato contro il Norwich City, accomodandosi in panchina per far posto ad Anders Lindegaard. Alcuni, maliziosamente, hanno ritenuto questa scelta di Ferguson come una punizione per la vicenda della ciambella. Il portiere spagnolo, però, smentisce categoricamente che sia stata questa la motivazione per la quale non è sceso in campo.
“Non è assolutamente vero. Sì, i miei compagni mi hanno un po’ scherzato per la vicenda, ma la sua era una decisione dettata dal turn-over. Non è una ciambella che può farmi perdere il posto. Il manager prende le sue decisioni basandosi sugli aspetti tecnici e tattici, non di certo per queste vicende. Sa sempre qual è la cosa giusta da fare.”
“Dei miei compagni mi hanno portato un paio di ciambelle per prendermi in giro, ma l’ho presa di buon umore e ci siamo divertiti tutti per questo scherzo.”
Marco Antonucci