Vendetta compiuta per il Manchester United, che elimina i rivali cittadini del City con uno spettacolare 3-2 all’Eithad Stadium. I Red Devils dominano il primo tempo, complice anche l’espulsione rimediata da Vincent Kompany, e vanno all’intervallo con ben tre reti di vantaggio. Nella ripresa, però, i Citizens tornano a farsi sotto ma senza riuscire a completare la rimonta e fissando il punteggio sul 2-3.
La Cronaca
Sir Alex Ferguson presenta due novità in formazione rispetto all’undici titolare dell’ultimo incontro: Chris Smalling, recuperato con anticipo dall’infortunio, viene schierato come terzino destro (spostando Antonio Valencia a centrocampo) e in attacco, assieme all’intoccabile Wayne Rooney, viene ridata fiducia a Danny Welbeck. Mancini lascia fuori elementi come Joe Hart e Mario Balotelli, ma schiera quasi tutta la formazione titolare e si affida al temibile tridente offensivo Nasri-Silva-Agüero.
Iniziano meglio i padroni di casa, che costringono lo United a sostare nella propria metà campo, ma al 9′ gli uomini di Sir Alex Ferguson gelano l’Eithad Stadium: Wayne Rooney allarga sulla destra per Antonio Valencia, che mette dentro un cross per la deviazione vincente di testa dello stesso Rooney (nonostante l’involontaria ostruzione di Nani, saltato anche lui per colpire di testa il pallone); palla che sbatte sulla parte interna della traversa e che si infila alla spalle del portiere. 1-0 per lo United e tifosi, ma soprattutto giocatori, del City annichiliti.
Due minuti dopo avviene un altro episodio chiave: Vincent Kompany effettua un’entrata a forbice su Nani e si guadagna il cartellino rosso. Provvedimento che, ad onore del vero, pare eccessivo ma che è frutto anche del nervosismo dei padroni di casa. Due minuti, però, Anders Lindegaard si deve superare con una splendida parata su un tiro da fuori di Sergio Agüero. Davvero notevole la prodezza del portiere danese.
Il City prova ancora a farsi vivo dalle parti del portiere dei Red Devils, ma la difesa fa buona guardia e respinge ogni attacco, supportata anche da un centrocampo che è tornato a creare gioco e azioni offensive degne di nota. Al 26′ Sergio Agüero si infila in area dalla sinistra, ma spara sull’esterno della rete da buona posizione.
Due minuti dopo avviene un altro episodio chiave: Vincent Kompany effettua un’entrata a forbice su Nani e si guadagna il cartellino rosso. Provvedimento che, ad onore del vero, pare eccessivo ma che è frutto anche del nervosismo dei padroni di casa. Due minuti, però, Anders Lindegaard si deve superare con una splendida parata su un tiro da fuori di Sergio Agüero. Davvero notevole la prodezza del portiere danese.
Il City prova ancora a farsi vivo dalle parti del portiere dei Red Devils, ma la difesa fa buona guardia e respinge ogni attacco, supportata anche da un centrocampo che è tornato a creare gioco e azioni offensive degne di nota. Al 26′ Sergio Agüero si infila in area dalla sinistra, ma spara sull’esterno della rete da buona posizione.
I Citizens sembrano crederci, nonostante l’uomo in meno, ma ecco che al 29′ arriva il raddoppio dello United: Patrice Evra mette nel cuore dell’area un cross basso che, dopo una doppia deviazione, si alza e diventa un assist perfetto per la splendida e vincente girata al volo di Danny Welbeck. Palla all’angolino basso e anche stavolta nulla da fare per Costel Pantilimon. Il 2-0 spiana la strada al dominio dello United e lo stesso Danny Welbeck, circa dieci minuti dopo, si procura anche il rigore del 3-0 per atterramento da parte di Aleksandar Kolarov.
Dal dischetto si presenta Wayne Rooney che, dopo l’iniziale parata di Costel Pantilimon, realizza in due tempi il calcio di rigore con un colpo di testa. 3-0 e United che, con la qualificazione già in tasca di fatto, accarezza l’idea di restituire agli odiati cugini la goleada subita tre mesi prima.
Dal dischetto si presenta Wayne Rooney che, dopo l’iniziale parata di Costel Pantilimon, realizza in due tempi il calcio di rigore con un colpo di testa. 3-0 e United che, con la qualificazione già in tasca di fatto, accarezza l’idea di restituire agli odiati cugini la goleada subita tre mesi prima.
Prima dell’intervallo, Danny Welbeck manca di poco la deviazione sotto misura e risparmia al City il pesantissimo 0-4 all’intervallo, al quale si ci arriva con il già pesante 0-3 in favore dello United.
Il City si ripresenta in campo nella ripresa con due novità: Roberto Mancini inserisce Pablo Zabaleta e Stefan Savić, togliendo gli spenti e deludenti Adam Johnson e David Silva. E la ripresa parte proprio all’insegna del City che, dopo appena due minuti, accorcia le distanze grazie ad una magistrale punizione di Aleksandar Kolarov. Pallone messo nell’angolino basso e a nulla è valso il volo di Anders Lindegaard, 1-3 e tifosi del City che iniziano a sperare nell’impossibile.
Il goal, però, non scompone più di tanto gli uomini di Ferguson, i quali cercano il quarto goal con un colpo di testa di Nani ed una conclusione da fuori di Rooney, le quali si perdono entrambe a lato. Al 59′ c’è un momento molto toccante, quanto surreale, per tutti i tifosi Red Devils: Paul Scholes, ritiratosi al termine della passata stagione e già celebrato con un testimonial match, fa il suo ritorno all’attività agonistica e sostituisce Nani. La leggenda dello United viene accolto con un’ovazione dai propri tifosi, ma la sua “festa” e la passerella dello United viene parzialmente rovinata poco dopo, quando il City trova il goal che riapre definitivamente la partita: Paul Scholes appoggia troppo corto per Patrice Evra e sul pallone si inserisce James Milner, che mette dentro un pallone d’oro per Sergio Agüero. Il Kun si vede respingere la prima conclusione da Anders Lindegaard, non eccelso nel tentativo di presa, e ribadisce in rete sul secondo tentativo. 2-3 e partita che si riapre, sotto lo stupore generale, al 63′.
Lo United prova a riprendere in mano l’incontro e ci prova da fuori con Paul Scholes, ma Costel Pantilimon blocca senza troppi problemi il pallone. Il City cerca di attaccare e manda in campo anche l’avvelenato ex dello United, Owen Hargreaves, ma crea poche azioni per merito dell’ottima gestione della palla da parte dei Red Devils. All’85’ Anders Lindegaard esce poco convinto su un paio di palloni alti, ma è bravo a bloccare, pochi secondi dopo, un pallone che danza pericolosamente in area su uno spiovente dalla destra. Si preannuncia un finale al cardiopalma per lo United, che trema al secondo minuto di recupero. Il City conquista una punizione dal limite dell’area, in una posizione quasi identica a quella che ha portato al goal dell’1-3, ma stavolta Aleksandar Kolarov calcia un po’ troppo centralmente e Anders Lindegaard respinge come può. Pochi secondi dopo, quasi allo scadere dei tre minuti di recupero, i Citizens conquistano un calcio d’angolo e si butta in avanti anche il portiere Costel Pantilimon. Il quale salta più alto di tutti e cerca il goal dell’incredibile 3-3 di testa, ma senza centrare lo specchio e consentendo a Paul Scholes di allontanare. Termina così uno dei più emozionanti e sentiti derby degli ultimi anni.
Lo United elimina gli odiati cugini del Manchester City con un bello, quanto sofferto, 3-2 e guadagna l’accesso al prossimo turno di FA Cup. Turno nel quale, neanche a farlo apposta, gli uomini di Sir Alex Ferguson dovranno far vista anche ad un’altra storica rivale come il Liverpool. Si preannuncia già un altro match difficile. I Red Devils oggi, però, hanno dimostrato che possono ancora tirar fuori il proprio carattere nei momenti decisivi e di poter essere davvero molto pericolosi. Il primo tempo è stato giocato in maniera sublime e ci è mancato poco che si andasse all’intervallo sullo 0-4. Il City ha tirato fuori il proprio orgoglio nella ripresa, spinto anche dal goal trovato su punizione dopo pochi minuti, e ci ha messo in difficoltà ma siamo riusciti a gestire bene la situazione. Lindegaard poteva fare di più sul secondo goal, ma ha fatto una parata straordinaria nel primo tempo ed ha preservato il risultato in un momento chiave. Si è trattato anche del suo primo derby, giocato fra mille tensioni e sotto una pioggia incessante. Bene, anzi benissimo, Rooney questa volta. Significativo il gesto di baciare lo stemma nella sua esultanza, altro segno d’affetto per il club e di smentita a quelle assurde voci che lo davano per partente. Infine, qualche parolina è doverosa spenderla sul ritorno di Paul Scholes. La tifoseria è divisa a metà sul suo ritorno: c’è chi si è emozionato ed è felice che abbia scelto di giocare anche in questa stagione, sia per il naturale affetto che si prova per lui e sia per le sue indiscusse qualità tecniche. C’è chi invece, altrettanto giustamente, fa notare che è un brutto segnale il fatto che si sia richiamato un giocatore ritirato per tappare i buchi creati dagli infortuni e da una rosa non eccelsa (quantomeno non come quelle degli altri anni). Ma chi conosce bene Sir Alex sa che non ama molto fare acquisti a Gennaio e che, certamente, saprà valutare e rimediare al meglio i propri errori. La stagione, comunque, è ancora lunga e lo United può ancora ambire a ben tre trofei di assoluto valore.
Il Tabellino
Manchester City FC 2 – 3 Manchester United FC
47′ Aleksandar Kolarov 9′ Wayne Rooney
63′ Sergio Agüero 29′ Danny Welbeck
38′ Wayne Rooney (Rigore)
Formazioni
Manchester City: 30 Costel Pantilimon; 2 Micah Richards, 4 Vincent Kompany [C], 6 Joleon Lescott, 13 Aleksandar Kolarov; 11 Adam Johnson (45′, 15 Stefan Savić), 34 Nigel de Jong, 7 James Milner, 21 David Silva (45′, 5 Pablo Zabaleta); 19 Samir Nasri (82′, 20 Owen Hargreaves); 16 Sergio Agüero.
Allenatore: Roberto Mancini
Manchester United: 34 Anders Lindegaard; 12 Chris Smalling, 5 Rio Ferdinand, 4 Phil Jones, 3 Patrice Evra [C]; 25 Antonio Valencia, 16 Michael Carrick, 11 Ryan Giggs, 17 Nani (59′, 22 Paul Scholes); 10 Wayne Rooney, 19 Danny Welbeck (74′, 8 Anderson).
Allenatore: Sir Alex Ferguson
Allenatore: Sir Alex Ferguson
Arbitro: Chris Foy
STATISTICHE
12 Tiri totali 13
5 Tiri nello specchio 6
7 Tiri fuori 7
4 Calci d’angolo 1
7 Falli 13
0 Cartellini gialli 4
1 Cartellini rossi 0
43% Possesso (%) 57%
Spettatori: 46.808
3° Turno della FA Cup 2011/2012, Domenica 8 Gennaio 2012, Eithad Stadium – Manchester, United Kingdom.
Marco Antonucci