Sir Alex Ferguson torna a parlare della vicenda che riguarda l’attuale potere che i giocatori, tramite i propri agenti, hanno acquisito riguardo i propri contratti con i rispettivi club. Il manager scozzese pensa che ci vorrebbe più equilibrio, dando più potere alle società, e sottolinea come la politica dello United si distingua da quella di qualunque altro club.
“Quando ho iniziato ad allenare 37 anni fa, non c’erano ancora gli agenti,” ha dichiarato Ferguson al Times. “Non c’era la libertà che c’è adesso nei contratti, quindi i giocatori erano completamente legati al loro club.”
“Un cambiamento in tal senso era inevitabile che avvenisse col tempo, anche se penso che ora si sia superato il limite nel senso opposto, cioè che hai giocatori venga dato troppo potere sui contratti. Non è un bene per il calcio.”
“Questo è un settore dove contano solo i risultati. Un manager se perde 4 o 5 gare di fila, vede il suo posto già in pericolo. Allo United uno scenario del genere è semplicemente impossibile. Gestisco tutti i settori in materia calcistica del club, tra cui la nostre rete di scouting e le squadre giovanili.”
“In tal senso sono molto fortunato perché posso prendere tutte le decisioni che ritengo più opportune, comprando i giocatori che ritengo migliori e più adatti per la squadra.”
Marco Antonucci