Il Manchester United subisce un’altra clamorosa sconfitta interna in Europa League, stavolta per merito di un grande Athletic Club, e pregiudica il discorso qualificazione in vista del match di ritorno in Spagna. David de Gea e Jonny Evans sono fra i pochi a salvarsi nella disfatta con il club basco, oltre a Wayne Rooney (autore di una doppietta), e Sir Alex Ferguson paga care alcune scelte discutibili. Al ritorno i Red Devils dovranno ottenere una vittoria con almeno due reti di scarto e l’impresa pare davvero ardua.
La Cronaca
Sir Alex Ferguson manda in campo elementi di esperienza come Wayne Rooney e Ryan Giggs, ma si affida ad un reparto difensivo molto giovane e sceglie di schierare Rafael da Silva come esterno a destra. Marcelo Bielsa si presenta all’Old Trafford con il suo classico 4-3-3 e schiera un Athletic Club molto offensivo.
Sin dai primi minuti gli ospiti appaiono più incisivi e già dopo 6 minuti costruiscono due palle-goal con Fernando Llorente e Iker Munian, ma entrambe le conclusioni si perdono fuori di poco. Lo United risponde al 9′ con un’impresa conclusione da fuori di Wayne Rooney e al 16′ con una debole di Javier Hernández, facilmente controllata dal portiere Gorka Iraizoz. Gli ospiti continuano a giocar meglio e poco dopo hanno un’occasione d’oro con Markel Susaeta, che spreca calciando troppo debolmente da dentro l’area e facilitando il lavoro ad un attento David de Gea. Passa un altro minuto, però, ed ecco che arriva a sorpresa il vantaggio dello United: Javier Hernández si libera in area per la conclusione e costringere Gorka Iraizoz alla grande respinta, sulla quale, però, si avventa Wayne Rooney che firma l’1-0 per il Manchester United al 21′.
Il goal, però, non cambia l’inerzia della gara e sono sempre i baschi a costruire gioco e a creare occasioni. Al 27′ Andoni Iraola si fa spazio e prova una conclusione dal limite, prontamente deviata in angolo da Jonny Evans con il corpo. Due minuti dopo Fernando Llorente prova la deviazione di testa, svettando su un cross dalla destra di Óscar de Marcos, ma senza centrare lo specchio della porta. Poco dopo gli ospiti vanno ancora più vicini al pareggio con di Markel Susaeta, che spedisce fuori di poco un pallonetto dalla distanza. Al 35′ David de Gea si fa trovare pronto su un insidioso rasoterra di Andoni Iraola, bravo ad infilarsi in area dalla destra e lasciar partire un preciso sinistro sul primo palo. Il goal dell’1-1 è ormai nell’aria ed arriva al 43′. Markel Susaeta lascia partire un cross invitante dalla destra e Fernando Llorente, ben appostato nell’area piccola, fulmina il portiere con un potente colpo di testa. Si va, dunque, all’intervallo sull’1-1 e con uno United privo di gioco e di iniziativa.
Nella ripresa non cambia il tema della gara e gli ospiti si rendono pericolosi tre volte nei primi sette minuti, frenati soltanto da un immenso David de Gea. Al 49′ il portiere spagnolo si supera deviando in corner un bolide da fuori di Iker Munian e, dopo una conclusione di Fernando Llorente terminata sull’esterno della rete, è costretto a superarsi ancora al 52′ con un volo pazzesco per levare dall’incrocio dei pali una conclusione da parte dello stesso numero 9 basco. Sir Alex Ferguson è costretto a togliere un sanguinante Chris Smalling, sostituendolo con Michael Carrick, e a cambiare la disposizione di diversi giocatori in campo. Poco dopo lo United conquista una punizione da buona posizione, ma Wayne Rooney la spedisce a lato di poco. Nel frattempo, il manager dei Red Devils inserisce anche Anderson al posto di Park Ji-Sung. Ma l’incontro resta in mano agli spagnoli e, dopo un’altra grande parata di David de Gea (bravo ad opporsi ad una conclusione ravvicinata di Iker Munian), al 71′ arriva il vantaggio ospite. Ander Herrera scavalca la difesa con un delizioso pallonetto e lancia a rete Óscar de Marcos, che fulmina un incolpevole David de Gea con un preciso sinistro al volo. 2-1 per l’Athletic Club e notte fonda per lo United.
I Red Devils provano una timida reazione con qualche conclusione da fuori di Wayne Rooney, ma non danno l’idea di poter riprendere il match ed ecco che all’82’ David de Gea è costretto ad un altro intervento, stavolta su una conclusione del neo-entrato Gaizka Toquero. All’89’, però, arriva anche il terzo goal per i baschi. Óscar de Marcos costringe il portiere alla respinta con un diagonale molto potente e sulla ribattuta si fionda Iker Munian, che ribadisce in rete e sembra chiudere virtualmente il discorso qualificazione.
Il Manchester United si riversa disperatamente in avanti e trova nel recupero un calcio di rigore, causato da un fallo di mano di Óscar de Marcos. Wayne Rooney spiazza il portiere e trasforma dagli undici metri. Il 2-3 tiene ancora viva qualche tenue speranza per il match di ritorno, dove lo United dovrà addirittura vincere con almeno due reti di scarto. A nulla serve l’assalto nei secondi finali, l’Athletic Club trionfa all’Old Trafford e mette in tasca già grande parte della qualificazione.
L’Athletic Club ha distrutto sul piano del gioco il Manchester United, mostrandosi indiscusso padrone del match e tenendo quasi sempre il possesso del pallone con una facilità disarmante. Solo un grande David de Gea è riuscito a tenere a galla i Red Devils più del dovuto e non ci sarebbe stato niente da recriminare se il punteggio, addirittura, fosse stato ancora più ampio. La difesa schierata da Sir Alex Ferguson era troppo giovane per una competizione europea, confermando lo stesso errore fatto nei precedenti match casalinghi in Europa. Phil Jones e Chris Smalling hanno qualità immense, ma, per ovvie ragioni, non conservano dentro di sé il giusto quantitativo di esperienza per limitare gli attacchi avversari in partite di questo livello. Cresceranno e, se la fortuna gliene darà modo, diventeranno colonne difensive anche della nazionale inglese. Al momento, però, credo che la cosa più giusta sarebbe stato affidarsi alla presenza di Rio Ferdinand e non solo a quella di Jonny Evans (che ha, comunque, giocato un’ottima gara). Un altro errore è stato affidarsi in mezzo al campo a due giocatori fuori ruolo come Ryan Giggs, che sa fare egregiamente il mediano se ha un centrocampista puro affianco, e Park Ji-Sung, che è più idoneo sulla fascia e per il pressing che in fase di impostazione. Purtroppo, anche il manager scozzese è umano ed è accettabile che possa sbagliare anche lui qualche volta, come ha ammesso lui stesso. In attacco ha schierato i due migliori giocatori che aveva a disposizioni e, a conti fatti, la prova di Wayne Rooney e del Chicharito è stata abbastanza positiva se si considera il numero di palloni giocabili avuti. Al ritorno ci vorrà un mezzo miracolo e vedo già in molti la rassegnazione totale, ma nel calcio di missioni impossibili non ne esistono e credo sia giusto confidare in una possibile rimonta. Sono del parare che è doveroso presentarci a Bilbao e sfornare una grande prestazione, quanto meno per salvare l’onore. Nel calcio ci sta perdere e ci sta ancora di più se succede contro ottime squadra come l’attuale Athletic Club. Ora pensiamo prima al campionato, dove affronteremo Domenica alle 15.00 il West Bromwich Albion all’Old Trafford. Sembrano tre punti scontati, ma non è proprio la stagione più idonea per dare scontata qualche partita dello United. In ogni caso… Believe!
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