Il Manchester United ritrova la testa della classica, stavolta solitaria, battendo il West Bromwich Albion per 2-0 e sfruttando la caduta del City sul campo dello Swansea. Decide tutto la doppietta di Wayne Rooney, che fa da contorno ad una buona prestazione da parte di tutta la squadra e che porta l’attaccante inglese a quota 26 reti in stagione. In campo si è rivisto anche il giovane talento Paul Pogba per poco più di un quarto d’ora.
A sorpresa, sono gli ospiti a partire meglio e si rendono pericolosi dopo appena 4 minuti di gioco. Lia Ridgewell va via sulla sinistra e crossa in mezzo un pallone sul quale si avventa in spaccata Keith Andrews, ma senza riuscire ad inquadrare la porta e spedendo il pallone a lato. Passano altri quattro minuti e stavolta il West Bromwich Albion ci prova con un tiro da fuori di James Morrison, ma anche stavolta il pallone è destinato a terminare sul fondo. Lo United si fa vivo per la la prima volta un minuto più tardi con Ashley Young. Danny Welbeck si fa strada fra la difesa dei Baggies e appoggia in area per l’ex Aston Villa, che costringe alla respinta Ben Foster con un potente (ma centrale) sinistro. Al 16′, però, tornano a rendersi pericolosi gli uomini di Roy Hodgson. Keith Andrews scaglia un potente e preciso rasoterra su una punizione a due dalla distanza, ma David de Gea è bravo a distendersi sulla propria destra e a deviare in angolo con un grande riflesso. Da qui in avanti si vedrà soltanto il Manchester United.
Al 25′ Danny Welbeck stacca di testa su un corner calciato da Ashley Young dalla sinistra, ma senza centrare lo specchio. Sette minuti più tardi, sempre su un ottimo cross dell’ala della nazionale inglese, è Wayne Rooney ad inserirsi con tempismo e a provare il colpo di testa. Ben Foster, però, è attento e salva la propria porta. Ma la gioia del goal per il Manchester United e per lo stesso Wazza è rimandata soltanto di due minuti.
Javier Hernández entra in area dalla sinistra e prova la conclusione mancina a giro, Wayne Rooney la devia leggermente con un tocco da bomber esperto e mette fuori causa un incolpevole Ben Foster. Al 34′ Manchester United avanti 1-0 e 25esimo goal stagione per il fuoriclasse inglese.
Al 38′ i Red Devils costruiscono anche l’azione del possibile 2-0 con un altro grande cross di un incontenibile Ashley Young, ma Phil Jones centra soltanto l’esterno della rete di testa (terminando, poi, la propria corsa oltre i tabelloni pubblicitari). Si va all’intervallo con gli uomini di Sir Alex Ferguson in vantaggio e con in mano il pallino del gioco.
Nella ripresa i Red Devils cercano subito di chiudere il conto e al 52′ colpiscono un palo con Javier Hernández. L’attaccante messicano viene servito da Wayne Rooney al limite dell’area e, dopo essersi libero per la conclusione, scarica un violento sinistro che centra in in pieno il palo e torna in campo. Davvero sfortunato il Chicharito in questa occasione. Un minuto dopo ci prova Wayne Rooney, ma l’ambiziosa rovesciata del numero 10 inglese termina comodamente fra le braccia del portiere. Stessa sorte tocca ad una conclusione da fuori di Javier Hernández qualche minuto più tardi. Lo United continua ad attaccare e schiaccia completamente il West Bromwich Albion nella propria metà campo. Al 58′ i Red Devils hanno un’altra clamorosa palla-goal per firmare il raddoppio; Paul Scholes effettua un lancio millimetrico da centrocampo per Danny Welbeck che, sfruttando anche la difettosa uscita di Ben Foster, si ritrova la porta completamente sguarnita e riesce nell’impresa di calciare a lato. Poco dopo è direttamente Paul Scholes a provarci, ma il suo tiro dalla distanza viene smorzato ed il portiere non ha problemi a bloccare. La partita sembra già ben indirizzata verso lo United e al 65′ gli ospiti rimangono anche in 10 uomini. Jonas Olsson entra nettamente in ritardo su Javier Hernández e si guadagna la seconda ammonizione, venendo così espulso e lasciando un West Bromwich Albion già stordito in inferiorità numerica.
Un minuto dopo gli uomini di Sir Alex Ferguson si vedono negare un netto calcio di rigore, nonostante l’evidente fallo di mano di Gareth McAuley sulla conclusione di Patrice Evra. Pochi secondi dopo, invece, Ben Foster si supera su una violenta conclusione di Ashley Young. Ma i Red Devils si vedono risarciti poco dopo, quando Keith Andrews atterra fallosamente in area Ashley Young; stavolta il direttore di gara non ha dubbi ed indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri Wayne Rooney spiazza Ben Foster e firma il 2-0. Al 70′ il Manchester United mette, dunque, il match in cassaforte.
Al 74′ Javier Hernández cerca anche la gloria personale con un diagonale che termina di poco a lato. All’80’ gli ospiti cercano di riaprire la partita con un acuto del neo-entrato Shane Long, bravo ad infilarsi in area e a costringere alla grande respinta un insuperabile David de Gea.
Lo United cerca anche il 3-0 nei minuti finali con qualche tentativo da parte di Ashley Young e del giovane Paul Pogba, ma a far esplodere di gioia l’Old Trafford per una terza volta ci pensa la notizia del vantaggio dello Swansea sul Manchester City. Finisce nel migliore dei modi: il Manchester United porta a casa la vittoria e, in virtù della contemporanea sconfitta del City contro i gallesi, riabbraccia la testa della classifica a 10 giornate dal termine.
Prestazione a dir poco perfetta da parte del Manchester United contro gli uomini di Roy Hodgson. Difficile trovare qualche difetto o qualche critica da poter sollevare verso i ragazzi, davvero bravi ad imporre il proprio ritmo di gioco e ad evitare possibili sorprese. Paul Scholes ha orchestrato il gioco con la sua solita ed intramontabile classe e sulla fascia sinistra il duo Patrice Evra-Ashley Young ha creato letteralmente il caos. Geniale anche l’idea di Ferguson di far giocare largo Danny Welbeck, che ha dato ulteriore supporto al duo franco-inglese sulla sinistra ed ha aggiunto quel pizzico di imprevidibilità in più negli ultimi 30 metri. Anche l’attacco si è comportato benissimo: il Chicharito ha propiziato il primo goal con un movimento ed una conclusione impeccabile, mentre è stato sfortunato ad inizio ripresa nel veder respinta dal palo un’altra favolosa conclusione mancina (e ricordiamo che non è il suo piede). Su Wayne Rooney è inutile sprecare altri aggettivi, semplicemente immenso. Con questi due sono 9 i goal segnati da Wazza nelle ultime 6 gare ed ora è a quota 26 reti stagionali. Ferguson è convinto che possa puntare a raggiungere quota 40 e, se manterrà questo stato di forma, neanche a noi sembra poi così impossibile che ci riesca. Infine merita un accenno anche la difesa, che ha concesso poco e niente agli ospiti e che ha ancora una volta trovato in David de Gea il suo punto di maggior sicurezza. Bravissimo il portiere spagnolo a salvare il risultato sullo 0-0 e, poi, ad evitare che si potesse riaprire la gare nei minuti finali con la parata sul neo-entrato Shane Long. L’aver riconquistato anche la vetta della classifica rende tutto ancora più dolce e piacevole, ma l’euforia non deve distoglierci dai prossimi impegni e Giovedì ci aspetta una vera e propria impresa da compiere in quel di Bilbao. Si dovrà vincere con almeno due reti di scarto, non di certo una passeggiata, ma la parola “impossibile” nel calcio non esiste. E dallo United c’è sempre da aspettarsi qualcosa di sorprendente… Believe!
Il Tabellino
70′ Wayne Rooney (Rigore)