Il Manchester United festeggia nel migliore dei modi la festività pasquale, piegando il Queens Park Rangers della vecchia conoscenza Mark Hughes ed aumentando il proprio vantaggio nei confronti del City (sconfitto dall’Arsenal), portandosi a +8 sugli uomini di Roberto Mancini. La rete di Wayne Rooney su calcio di rigore, nato da una posizione irregolare di Ashley Young, ed uno dei classici missili di Paul Scholes a metà ripresa hanno fissato sul 2-0 il punteggio all’Old Trafford. Dove si inizia a respirare sempre di più aria di 20esimo titolo…
La Cronaca
Sir Alex Ferguson schiera il classico 4-4-2, presentando come coppia d’attacco Wayne Rooney e Danny Welbeck, ed affidando le chiavi del gioco a Michael Carrick e all’intramontabile Paul Scholes. L’ex Red Devils Mark Hughes, invece, si affida ad una formazione più coperta e punta sul 4-5-1 con Jay Bothroyd come unica punta.
Sin dai primi minuti, come da programma, è il Manchester United a fare la partita e al 6′ va già vicino al vantaggio. Wayne Rooney calcia una punizione da posizione invitante e costringe Paddy Kenny al grande intervento. Al 13′ arriva l’episodio che stravolge la gara del Queens Park Rangers. Wayne Rooney lancia in area Ashley Young, partito in posizione irregolare, e Shaun Derry lo strattona leggermente. Il direttore di gara, non aiutato a dovere dal guardalinee, concede il calcio di rigore in favore dello United ed espelle lo stesso capitano del QPR. Dal dischetto Wayne Rooney non sbaglia e porta in vantaggio i Red Devils al 14′.
L’inferiorità numerica, però. sembra non scoraggiare gli uomini di Mark Hughes e al 21′ David de Gea è costretto al primo intervento della giornata. Adel Taarabt prova la conclusione dalla distanza, la quale assume una traiettoria a campanile dopo la deviazione di Michael Carrick e costringe il portiere spagnolo a rifugiarsi in calcio d’angolo. Due minuti più tardi Wayne Rooney si divora il goal del possibile raddoppio, girando a lato di testa da pochi passi un cross dalla destra di Ashley Young. Al 34′ il fuoriclasse inglese ci prova dal limite, stavolta centrando lo specchio della porta e trovando la pronta risposta di Paddy Kenny. Prima dell’intervallo ci prova anche Paul Scholes da fuori con un bolide, ma il pallone non prende il giro giusto e termina fuori.
Si va al riposo con lo United in vantaggio, viziato però da una decisione sbagliata del direttore di gara e del suo assistente di linea.
La ripresa inizia ancora nel segno del Manchester United, che si vede annullare un goal regolare di Danny Welbeck per fuorigioco dopo appena un minuto. Lo stesso attaccante inglese, poco dopo, entra in area dalla sinistra e sfiora il palo più lontano con uno sfortunato tiro a giro. Al 54′ torna a provarci da fuori Wayne Rooney, anche in questo caso il portiere del Queens Park Rangers è attento e neutralizza la conclusione del numero 10 dei Red Devils. Al 58′ lo United ha sui piedi di Rafael da Silva l’occasionissima per raddoppiare: il brasiliano si inserisce in area e viene servito con un assist al bacio da Paul Scholes, ma calcia troppo addosso al portiere ed il pallone centra in pieno la traversa. Due minuti dopo è Danny Welbeck ad avere una grande occasione, servito da un ottimo passaggio di Wayne Rooney, ma anche l’ex Sunderland calcia in malo modo ed il portiere è bravo ad opporsi ben due volte sulla sua conclusione. La palla sembra non voler entrare, ma al 67′ arriva il goal che chiude definitivamente il match: Rafael da Silva raccoglie la respinta della difesa ospite su un angolo e appoggia per l’accorrente Paul Scholes, che fulmina il portiere con uno dei suoi famosi missili dalla distanza. Manchester United avanti 2-0 e gara messa in cassaforte.
Al 76′ i Red Devils sfiorano il terzo goal con un altro missile da fuori, stavolta ad opera di Michael Carrick, che si stampa sul palo e torna in campo. Davvero sfortunato il numero 16 dello United. Nei minuti finali c’è spazio anche per i tentativi di Danny Welbeck e Tom Cleverley, ma le loro conclusioni sfiorano soltanto la porta e non rendono ancora più pesanti il passivo. Finisce così all’Old Trafford, con uno United che festeggia tre punti pesantissimi e che assumono ulteriore valore per quanto accaduto qualche ora più tardi all’Emirates Stadium. L’Arsenal stende il Manchester City nel finale e consente agli uomini di Sir Alex Ferguson di festeggiare la Pasqua nel migliore dei modi.
La prestazione odierna è stata buona, seppur non fenomenale, ma quel che contava davvero era vincere e cercare di allungare ulteriormente il proprio distacco sul City. Bene, la vittoria è arrivata (seppur con qualche perplessità per l’episodio del rigore) ed è arrivata anche la sconfitta degli uomini (ancora per poco) di Roberto Mancini a Londra, sponda Arsenal. Otto punti di vantaggio, con sole sei partite da giocare, costituiscono un vantaggio enorme e che possono permetterci di iniziare a sognare. Ma sognare e festeggiare sono due cose diverse, dunque attendi a non distrarsi o a pensare che sia già tutto finito. Nel calcio non si può mai dare nulla per scontato e Mercoledì ci aspetta un’altra “finale”. Vincere significherebbe mettersi in tasca un’altra porzione del titolo che, poco a poco, sta iniziando a tingersi nuovamente di rosso. Quest’oggi un’altra gioia immensa è stata nel rivedere uno dei classici goal di Scholes: botta da fuori e portiere fulminato. I suoi goal sono sempre un’opera d’arte, ma questa tipologia di segnatura mi piace particolarmente perché rappresenta il vero spirito di Paul; aggressivo, ma preciso, deciso e di classe. Un giocatore così è impossibile sostituirlo, al massimo lo si può solo rimpiazzare alla meno peggio. Il suo ritorno è stata una vera benedizione, altro che una scelta “disperata” come disse lo sciagurato (e frustrato) Patrick Vieira. Adesso ci attende un turno infrasettimanale questo Mercoledì, dove faremo visita al Wigan Athletic. Ci aspetta un altro match duro, nessuno regala mai niente in Premier League e benché meno una squadra coinvolta nella lotta salvezza. C’mon Red Devils!
Il Tabellino