Il Manchester United risponde con convinzione al City e demolisce gli uomini di Alex McLeish con uno spettacolare 4-0. I Red Devils sono stati i padroni indiscussi del match dal primo all’ultimo minuto, trovando subito il vantaggio con un calcio di rigore realizzato da Wayne Rooney e chiudendo la pratica già prima dell’intervallo con Danny Welbeck. Nella ripresa un’altra rete del numero 10 inglese ed il ritorno al goal di Nani completano l’opera. Manchester City rispedito a 5 lunghezze di distanza e corsa al titolo che resta sotto il controllo dei Red Devils.
La Cronaca
Sir Alex Ferguson, dopo la disfatta di Wigan, ripresenta lo stesso undici titolare del match di 7 giorni prima contro il Queens Park Rangers. Le chiavi del gioco vengono affidate al duo Carrick-Scholes, mentre in avanti viene riconfermata la fiducia a Danny Welbeck.
Alex McLeish è costretto a fare a meno di Darren Bent e di Stiliyan Petrov – che ha momentaneamente sospeso la propria attività agonistica a causa della leucemia acuta -, schierando l’esperto Gabriel Agbonlahor ed il giovane Andreas Weimann in avanti.
Dopo neanche 30 secondi di gioco, la prima occasione capita agli ospiti sui piedi di Andreas Weimann. Stephen Ireland lancia nell’area avversaria l’attaccante austriaco con un passaggio millimetrico, ma David de Gea è bravissimo a bloccare il successivo tiro ad incrociare del numero 26 dei Villans. Ma già al quinto minuto, però, lo United si guadagna l’occasione perfetta per sbloccare il risultato: Ashley Young fa fuori Alan Hutton con una grande giocata ed entra in area dalla sinistra, Ciaran Clark allunga la gamba e lo atterra. Il direttore di gara è a due passi ed indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri Wayne Rooney vince la battaglia psicologica con Shay Given, spiazzandolo e portando in vantaggio il Manchester United dopo appena 6 minuti di gioco.
L’Aston Villa ha una timida reazione e al 9′, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Gary Gardner chiama ad una facile parata David de Gea con una rovesciata da posizione defilata. Al 17′ tocca anche a Shay Given scaldare i propri guanti respingendo in angolo un’insidiosissimo tiro di Wayne Rooney, quest’ultimo bravo a crearsi lo spazio per la conclusione con una grande giocata in area di rigore. Due minuti dopo gli ospiti cercano ancora il pareggio sugli sviluppi di una punizione, stavolta spedendo il pallone di pochissimo al lato con la spizzata di testa di Ciaran Clark. Al 23′ lo United si divora il goal del raddoppio con Wayne Rooney che, sfruttando la spizzata di Michael Carrick su un angolo battuto da Ashley Young, mette a lato di testa da pochi passi. I Red Devils continuano a macinare gioco ed occasioni, impegnando nuovamente Shay Given un paio di minuti dopo con una potente conclusione da fuori di Paul Scholes, ma il tiro subisce una deviazione e facilita il lavoro al portiere irlandese. Gli ospiti si affidano alle ripartenze per pungere e cercano l’insperato pareggio, appena un minuto dopo, con un tiro a giro di Stephen Ireland che termina di poco a lato. Poco dopo Paul Scholes ci riprova di nuovo con un tiro al volo da fuori, stavolta servito direttamente dalla battuta dell’angolo di Ashley Young, e manda a lato di poco il pallone. Al 32′ Antonio Valencia serve nell’area piccola Danny Welbeck con un ottimo cross basso, ma il giovane attaccante vede deviata in angolo la propria conclusione a botta sicura da un altro grande intervento di Shay Given. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, Wayne Rooney spedisce fuori con una botta imprecisa dal limite. Lo United continua a dominare ed ecco che al 42′ arriva anche il goal del raddoppio. Michael Carrick allarga per Patrice Evra sulla sinistra, il capitano dei Red Devils avanza e mette nell’area piccola un’invitante cross basso sul quale si avventa in spaccata Danny Welbeck. L’ex Sunderland spedisce la palla in rete ed è 2-0 per gli uomini di Sir Alex Ferguson.
Si va all’intervallo dopo un primo tempo senza storia e con l’idea che il match sia già messo in cassa forte dal Manchester United.
Nella ripresa il ritmo si abbassa e lo United controlla il gioco senza strafare. Al 53′ l’Aston Villa prova a riaprire il match con un tiro dalla grande distanza di Barry Bannan, ma il pallone viene colpito male e si perde in tribuna. Al 61′ Sir Alex Ferguson richiama in panchina un buon Ashley Young, inserendo Nani. Tre minuti dopo, proprio su colpo di testa del portoghese, Nathan Baker colpisce con un braccio la sfera e scatena le proteste dei Red Devils. Il direttore di gara stavolta, però, non ravvisa alcuna irregolarità. Un minuto dopo, al 65′, David de Gea è costretto al grande intervento da un insidioso colpo di testa del neo-entro Emile Heskey. L’ex attaccante del Liverpool stacca benissimo su un cross dalla sinistra di Gabriel Agbonlahor, ma trova pronta risposta del giovane portiere spagnolo, bravo a deviare in calcio d’angolo. Un paio di minuti dopo Wayne Rooney si divora una grande occasione, calciando a lato da ottima posizione. Al 70′ Nathan Baker ci prova di testa su calcio d’angolo, ma il centrale dei Villans spedisce a lato di poco l’ultime residue speranze di riaprire l’incontro. Due minuti dopo, infatti, arriva il goal che chiude definitivamente la partita. Antonio Valencia serve al centro dell’area Wayne Rooney che, a differenza di pochi minuti prima, stavolta non perdona e firma il goal del 3-0 al 72′.
Sir Alex Ferguson richiama in panchina il fuoriclasse inglese dopo aver firmato la doppietta personale, concedendo a Dimitar Berbatov poco più di un quarto d’ora di gioco. Al 76′ gli ospiti cercano il goal della bandiera con Gary Gardner su calcio di punizione, ma il pallone sorvola la traversa. In seguito, invece, è bravissimo Shay Given in due occasioni nel giro di pochi minuti. Prima è bravo a deviare un tiro ravvicinato di Danny Welbeck, arrivato dopo una serie di rimpalli sull’iniziale conclusione di Rafael da Silva, e poi si supera su una botta di Antonio Valencia. Lo United continua ad attaccare e conclude il match in avanti, sfiorando ancora il quarto goal con un colpo di testa Jonny Evans all’89’. Quarto goal che arriva al secondo minuto di recupero a firma di Nani. Il portoghese viene lanciato a tu per tu con il portiere da Jonny Evans e batte l’estremo difensore dei Villans con rasoterra mancino.
Finisce meritatamente 4-0 per il Manchester United contro un Aston Villa privo di iniziativa e tenuto a galla soltanto dalle parate dell’ottimo Shay Given. Lo United torna a +5 sul Manchester City con solo quattro partite da giocare.
La prestazione contro i Villans è stata eccezionale ed è stata arricchita da ben quattro reti, non proprio facili da segnare ad un portiere come Shay Given, comunque non nuovo a subire goleade dai Red Devils (ricorderete il leggendario 4-3 sul City nel Settembre 2009 o il 6-0 al Newcastle United nel Gennaio 2008, dove in ambe due le occasioni l’irlandese era il portiere titolare). La difesa ha corso pochi pericoli e David de Gea si è fatto trovare pronto sugli unici due o tre tiri in porta fatti dall’Aston Villa. Rafael da Silva ha giocato molto bene, sottolineando come il suo forte sia attaccare ed andare in sovrapposizione, così come il capitano Patrice Evra ha sfornato una serie di cross invitanti ed è stato la spina del fianco della fascia destra dei Villans. A centrocampo, naturalmente, la solita classe dell’intramontabile Paul Scholes è andata a braccetto con l’ottima forma di Michael Carrick ed il gioco si è visto, così come ci sono stati una miriade di palloni giocabili per gli attaccanti (entrambi a segno). Sulle fasce, anche grazie all’ottimo lavoro dei terzini come dicevo in precedenza, siamo riusciti spesso e volentieri a sfondare con un buon Ashley Young e con le qualità di un grande Antonio Valencia. L’ecuadoriano non aveva brillato nell’ultimo match contro la sua ex squadra, il Wigan Athletic, ma contro i Villans è tornato ad essere il giocatore che stiamo ammirando da tanti mesi a questa parte. Wayne Rooney ha segnato il suo sesto calcio di rigore di fila, mostrando di aver ritrovato la giusta confidenza dal dischetto dopo una serie di errori nella prima parte di stagione, e Danny Welbeck ha finalmente ritrovato la via del goal dopo un digiuno durato quasi un mese (non andava a segno dal match del 18 Marzo contro il Wolverhampton Wanderers). Adesso, ci ritroviamo nuovamente 5 punti sopra il City di Roberto Mancini e mancano soltanto 4 gare alla conclusione del campionato. Vincere contro l’Everton significherebbe presentarsi al derby del 30 Aprile con la certezza di non perdere il vertice in caso di sconfitta o, addirittura, presentarsi all’Etihad Stadium con la chance di vincere il titolo matematicamente proprio sul campo degli odiati cugini (nel caso il Newcastle United riuscisse a vincere o a pareggiare contro i Citizens). Adesso, bisogna tenere alta la concentrazione ed aspettarsi un match durissimo contro gli uomini di David Moyes. Sarà un’altra battaglia… Ma la vinceremo!
Il Tabellino
STATISTICHE