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David de Gea dichiara di sentire il pieno appoggio dei tifosi dello United, il quale lo ha aiutato a ritrovare fiducia nei propri mezzi e gli stimoli giusti per migliorarsi. Il giovane portiere spagnolo è diventato uno dei grandi protagonisti della cavalcata verso il 20esimo titolo della storia del club, adattandosi perfettamente col tempo al calcio inglese.
“È sempre bello quando i tifosi sono con te. Sento il loro sostegno anche fuori dal campo di gioco,” ha dichiarato il giovane portiere spagnolo a ManUtd.com. “Quando hai il loro appoggio, ti senti più rilassato ed hai sempre una motivazione in più quando giochi.”
“Ma, a parte questo, bisogna sempre abbassare la testa e lavorare duramente. Bisogna sempre cercare di migliorarsi e dare il massimo. Si cresce soltanto se si ci impegna.”
La famosa parata sulla punizione di Juan Mata nei minuti finale di Chelsea v Manchester United ha dato un grande contributo ai Red Devils nella corsa al titolo, aprendo anche una serie di straordinarie performance da parte del giovane portiere spagnolo. David de Gea ricorda con molta soddisfazione quel suo grande intervento.
“Quando ripensi ad una stagione, ti vengono in mente un sacco di momenti chiave e di goal pesanti. Dal punto di vista personale, suppongo che il momento che più si ricordi è la parata che feci su [Juan] Mata all’ultimo minuto. Quell’intervento mi diede enorme fiducia ed è stato importante per me ritrovarne nei miei mezzi.”
Molti esperti hanno attribuito il difficile momento vissuto da David de Gea nella prima parte di stagione alle differenze fra il calcio inglese e quello spagnolo, ma il giovane portiere spagnolo crede che le due realtà sono piuttosto simili.
“Non c’è molta differenza fra i due campioni. Lo stile non è molto differente, anche se in questo paese è un po’ più aggressivo,” ha aggiunto il talentuoso portiere. “La gente sa che ho cercato di aumentare la massa muscolare, però sono sempre rimasto concentrato ed ho sempre dato il meglio.”
“A questi livelli non ci si può permettere alcun calo di concentrazione. Questa è un’altra cosa che accomuna il calcio inglese a quello spagnolo. Sono due realtà difficili e dove serve molto sangue freddo per avere successo.”
Marco Antonucci
