Michael Carrick va controcorrente e dice di non reputare decisivo l’accesissimo derby contro il Manchester City, ricordando che ci saranno ancora altre due partite da giocare dopo stasera. Il centrocampista inglese, però, sottolinea come lo United farà di tutto per di vincere e per avvicinarsi verso la conquista del 20esimo titolo della propria storia.
Ecco la traduzione integrale dell’esclusiva intervista apparsa su ManUtd.com:
Il derby sarà fondamentale per il destino della Premier League, non credi?
“Io non la penso così. Qualunque cosa accada, la corsa al titolo non verrà decisa prima del fischio finale. Ovviamente, entrambe le squadre daranno il tutto per tutto per vincere, ma poi ci saranno ancora altre due partite da giocare. Non penso si possa guardare al derby come il match che deciderà tutto. Chissà cosa potrebbe accadere ancora… Bisogna pensare a questa partita solo per la possibilità di conquistare altri tre punti. Non fraintendetemi: compieremmo un passo importante verso il titolo in caso di vittoria, ma non ci consegnerebbe ancora il trofeo.”
I risultati più recenti dimostrano che non si può mai dare nulla per scontato…
“Proprio così. Ogni volta che abbiamo vinto il campionato, da quando sono qui, è sempre successo alla penultima o all’ultima giornata. Non lo abbiamo mai vinto con tante giornate d’anticipo. Durante l’arco della stagione si raccolgono e si perdono punti anche nei momenti più impensabile, può sempre accadere di tutto. Da Natale in poi abbiamo iniziato una cavalcata eccezionale ed ora ci troviamo in un’ottima posizione. Siamo tre punti avanti rispetto a loro. Penso che molte persone hanno dimenticato questa cosa!”
Quanto è stato deludente subire una rimonta così rocambolesca dell’Everton nel finale?
“Lo è stato molto, senza dubbio. Non si può restare indifferenti quando accade una cosa del genere, ma bisogna sapersi riprendere in fretta e non pensarci troppo. È stato un match bizzarro, non mi era mai capitato di vedere un match casalingo dello United terminare 4-4 e per di più dopo che ci eravamo trovati in vantaggio. Ma potevamo ritrovarci in una posizione peggiore, dobbiamo apprezzare il fatto di essere ancora in testa alla classifica.”
Che derby ti aspetti? Sei teso?
“Chi lo sa! A volte capitano dei match in cui c’è un inizio molto prudente da parte di entrambe le squadre, mente in altre si vedono scintille già nei primi minuti. Una delle due squadre potrebbe segnare un goal subito o, magari, potrebbe accadere un episodio che stravolge la gara. Dobbiamo soltanto andare lì e giocare come sappiamo, senza sottovalutare il City perché ha grandi giocatori. È difficile dire come potrebbe finire.”
Alcune persone hanno dimenticato che dopo il derby ci saranno ancora due partite da giocare?
“Mi sembra proprio di sì. Lo ritengo comprensibile da un verso, però. Si tratta di un match importantissimo e tutti parlano di questo incontro. Ci saranno altre due partite da giocare in seguito, però, e tutto può succedere. Chi può dire che vince stasera non possa perdere punti nei due match successivi? Il calcio è imprevedibile.”
Quale delle due squadre sentirà maggior pressione?
“C’è sempre molta pressione da ambe due le parti, non so dirti chi delle due la senta di più. Siamo in una buona posizione ed abbiamo tre punti di vantaggio, dunque abbiamo il tipo di pressione che ogni squadra desidera avere. Ho vissuto anche il tipo di pressione che si ha in un match salvezza, quando giocavo nel West Ham, ed era molto diverso rispetto a quello che si vive in un club di vertice. Preferisco mille volte sentire la pressione per vincere il titolo, che non quella che si ha quando si lotta per non retrocedere. Questa è la posizione in cui volevamo essere e non vedo la pressione come un elemento negativo. Non ci lasciamo prendere dai discorsi che sentiamo in giro, restiamo concentrati su noi stessi e pensiamo soltanto ad affrontare al meglio l’incontro.”
Marco Antonucci