Michael Carrick, a poche ore dal match in cui affronterà la sua ex squadra, esterna il proprio dispiacere per il ritiro anticipato dell’ex compagno di squadra Ledley King, avvenuto quest’estate per dei guai al ginocchio di quest’ultimo. L’ex difensore inglese è stata una vera leggenda per il Tottenham Hotspur, trascorrendo l’intera carriera – sia giovanile che professionista – all’interno del team londinese.
“Ero triste quando Ledley King mi ha telefonato quest’estate,” ha rivelato Carrick a ManUtd.com. “È stato un peccato che si sia dovuto ritirare perché era uno dei migliori giocatori in circolazione nel suo ruolo. La sua era anche una presenza molto importante all’interno dello spogliatoio.”
Carrick compara la devozione avuta da King al Tottenham Hotspur a quella avuta dagli attuali compagni di squadra Ryan Giggs e Paul Scholes al Manchester United. L’ex difensore inglese ha fatto parte degli Spurs sin dalle giovanili ed ha trascorso l’intera carriera professionista nel club londinese, dal 1999 al 2012.
“Ledley è stato un po’ come i ragazzi cresciuti allo United e che sono rimasti qui per tanto tempo,” ha aggiunto. “Ha portato avanti le tradizioni del proprio club in tanti modi. È triste che abbia dovuto appendere le scarpette al chiodo così presto perché avrebbe meritato di giocare ancora per molto.”
Nonostante la presenza di King per tanti anni nelle loro file, il Tottenham non vince all’Old Trafford da circa ventitré anni. I Red Devils hanno vinto 17 delle 20 partite disputate contro gli Spurs nell’attuale Premier League, senza mai perdere, ma nonostante ciò Carrick non dà per scontata la vittoria della sua squadra.
“Nessuno dei giocatori andrà in campo pensando che la storia di questo confronto influirà sul risultato. Sarà una partita difficile perché il Tottenham ha dei giocatori molto pericolosi e possono far paura a tante squadre. Jermaine Defoe ha cominciato molto bene questa stagione ed ha già segnato diversi goal.”
“Sono molto pericolosi anche in altre zone del campo. Gareth Bale ed Aaron Lennon hanno un grande ritmo e possono far male in qualsiasi momento, in particolare nelle azioni di contropiede.”
Marco Antonucci