Sir Alex Ferguson si aspetta che saranno ancora le due squadre di Manchester a contendersi la Barclays Premier League, tagliando fuori, di fatto, dalla lotta al titolo il Chelsea del discusso Rafa Benítez. Il manager scozzese ricorda anche quanto sia stato determinante l’esito dei due derby nella passata stagione per l’assegnazione del titolo, ma precisa che qualunque sarà il risultato del match di Domenica non inciderà più di tanto sul proseguo del campionato.
“Penso che entrambi abbiamo accumulato un buon vantaggio su Chelsea, Arsenal e Tottenham,” ha dichiarato in conferenza stampa. “Trovo difficile pensare che uno di noi due crollerà, penso che la lotta per il titolo sarà riservata alle due squadre di Manchester.”
Ferguson, però, crede che un’eventuale vittoria nel match di Domenica, la quale porterebbe lo United a 6 punti di vantaggio sul City, non significherebbe comunque molto ai fini della classifica.
“Non significherebbe molto perché la strada da percorrere è ancora lunga fino al termine della stagione,” ha aggiunto. “Non puoi mai sentirti al sicuro e si può perdere con chiunque. Il nostro è un campionato difficile. Certamente, i due derby della passata stagione hanno avuto un grosso impatto sull’esito finale. Il 6-1 dell’andata ci è costato molto perché abbiamo perso soltanto per la differenza reti.”
Sir Alex, inoltre, ammette che il derby è diventato ormai l’appuntamento più importante all’interno del calendario stagionale dello United.
“Le gare fra United e Liverpool negli ultimi 25 anni sono state incredibili, e ancora oggi resta una sfida affascinante, ma in questo momento hanno assunto un’importanza maggiore le sfide con il City perché sono diventati i nostri rivali per il titolo. Il Liverpool negli ultimi anni, invece, non ha più lottato per questo obiettivo.”
“Attualmente, il City è la nostra più grande minaccia. Dobbiamo accettare la loro sfida, come abbiamo fatto di recente con il Chelsea e quando l’Arsenal ha superato il Liverpool negli anni ’90. Dobbiamo essere nuovamente pronti a confrontarci con un nuovo avversario.”
Marco Antonucci