A 40 anni suonati e alla 18esima UEFA Champions League consecutiva, Ryan Giggs va ancora forte, in parte grazie a un’eccellente condizione fisica, ma forse di più per la grande freschezza mentale.
“Cerco di migliorarmi stagione dopo stagione e mi impegno ancora”, commenta il gallese a Champions Matchday. Come ha dimostrato, entrando nel secondo tempo della gara tra Manchester United FC e Real Madrid CF, Giggs può adattarsi perfettamente anche agli schemi di centrocampo più moderni.
“Prima puntavo più che altro sulla velocità, cercando di sbilanciare i difensori e di cambiare posizione – commenta -. Mi trovo a mio agio sia a centrocampo che a sinistra. Ho esperienza sufficiente per giocare sulla fascia e ora cerco di passare la palla invece di attaccare il difensore. L’importante è essere efficaci”.
Giggs ha messo a segno 28 gol in Champions League: non male per un giocatore che non è un attaccante di ruolo. A Settembre 2011, nell’1-1 contro l’SL Benfica, è diventato il marcatore giocatore più anziano nella competizione, a 37 anni e 289 giorni. “Segnare è la cosa più difficile in Champions League. Per me lo è diventato sempre di più, quindi quando segno sono più contento che mai”.
Giggs ha affrontato il Real ai quarti di finale del 2000 e del 2003 e ammette che il ritorno all’Old Trafford potrebbe essere il suo ultimo confronto con le merengues. “Sono a fine carriera e queste partite mi mancheranno molto. Cercherò solo di divertirmi e di gustarmela il più possibile”.
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