Robin van Persie sferra un duro attacco nei confronti della UEFA per via della folle espulsione combinata a Nani contro il Real Madrid, la quale è costata al Manchester United la qualificazione i quarti di finale della UEFA Champions League. L’attaccante olandese rivela, inoltre, che diversi giocatori del club spagnolo hanno ammesso negli spogliatoi, a fine gara, che non era un intervento da espulsione.
“Quel cartellino rosso è assolutamente ingiustificabile,” ha tuonato la stella dello United. “Non era nemmeno da sanzionare con un cartellino giallo o con un calcio di punizione. Nani non poteva fare nulla, non ha quasi nemmeno toccato [Álvaro] Arbeloa.”
“La cosa peggiore è che la UEFA difende questa decisione. La trovo una cosa vigliacca perché è inconcepibile che difendano una decisione simile. Già prima della partita ero perplesso per la designazione di questo arbitro sconosciuto, nonostante si trattasse di una gara di tale importanza.”
“Anche i giocatori del Real Madrid, a fine gara, mi hanno detto che non era da cartellino rosso l’intervento di Nani. Avevamo la sensazione che presto avremmo potuto segnare anche il secondo goal e, a quel punto, sarebbe diventato molto difficile per il Real Madrid. Ma è arrivata l’espulsione e questo ha rovinato la partita…”
Una presa di posizione molto forte quella del capocannoniere del Manchester United, il quale già in passato aveva denunciato senza peli sulla lingua i torti subiti dall’Arsenal nel ritorno dei quarti di finale contro il Barcelona dell’edizione 2010/2011 della UEFA Champions League, dove lo stesso van Persie fu assurdamente espulso per doppia ammonizione (stoppando i Gunners proprio nel momento migliore).
Marco Antonucci