Il calcio è uno sport pieno di stelle. Alcune brillano di più, altre di meno. Alcune durano tanto da condizionare un’intera generazione. Ma c’è anche una terza categoria di calciatori stellari, diventata ancora più rara ai giorni nostri: quella dei fuoriclasse che spendono un’intera carriera per una sola maglia, per un solo credo, conservando – anche a distanza di oltre 20 anni – la stessa grinta, la stessa classe e la stessa voglia di vincere. Questo è il caso di Ryan Giggs. Idolo di tre intere generazioni, dagli inizi degli anni ’90 fino ai giorni nostri.
Gli inizi
2 Marzo 1991, Manchester United v Manchester City: il primo goal in carriera di Ryan Giggs
Quando entrò in campo per la prima volta nel lontano 2 Marzo 1991, all’età di 17 anni, probabilmente Giggs non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi oggi ancora addosso la maglia del suo amato Manchester United. Sir Alex Ferguson ha creduto subito in lui, memore delle sue gesta nelle giovanili che lo indussero a strapparlo ai rivali del Manchester City. L’esito di quella gara non fu felice (l’Everton vinse 2-0), ma segnò l’inizio di un rapporto senza precedenti.
In quella stagione raccolse soltanto un’altra presenza, ma che gli bastò per scrivere la prima di tante pagine di storia del club. 4 Maggio 1991, Old Trafford: United e City si affrontano nel derby di Manchester e Sir Alex sceglie a sorpresa di schierare Giggs dal primo minuto. Ryan ripaga pienamente la fiducia del proprio manager, segnando il goal del definitivo 1-0. Decidere un derby a soli 17 anni non è cosa da tutti e fra i tifosi inizia a nascere la speranza che quel giovane ragazzo possa un giorno diventare un campione.
L’affermazione
Ryan Giggs festeggia un goal insieme ad Eric Cantona
Nella stagione seguente, Giggs diventa subito titolare e, fra serpentine, dribbling, cross e goal spettacolari (di cui un altro nel derby contro il City), conquista anche l’amore dei tifosi. Lo United non riuscì comunque a conquistare l’attesissimo titolo, mettendo in bacheca soltanto una Football League Cup, ma l’attesa era stata prolungata soltanto di un’altra stagione. Quella seguente, Giggs esplode del tutto e, insieme al nuovo arrivato Eric Cantona, si rivela uno dei principali artefici del primo titolo di Campione d’Inghilterra conquistato dallo United dopo 26 anni.
Giggs continua ad incantare anche nella stagione successiva: segna un goal spettacolare ad Anfield contro il Liverpool, crea altri assist e altre magie varie che gli valgono addirittura il paragone con una leggenda assoluta come George Best. In più, lo United vince praticamente tutto quello che c’era da vincere in patria: FA Community Shield, FA Cup e FA Premier League (sfuggì solo la Football League Cup, dove i Red Devils arrivarono in finale), contribuendo alla conquista del primo Double FA Cup-campionato della storia del club. Era nata una nuova stella.
6 Aprile 1996, Manchester City v Manchester United: Ryan Giggs festeggia il goal-vittoria
Dopo una stagione un po’ sfortunata nell’annata 1994/1995, che vide lo United perdere il titolo all’ultima giornata ed uscire sconfitto in finale di FA Cup (battuto dall’Everton), nel magico anno 1996 arriva il secondo double della storia del club e anche qui The Welsh Wizard mise il proprio zampino. Dopo aver addirittura fornito un assist al portiere Peter Schmeichel (andato in goal in un turno di UEFA Cup contro il Rotor Volgograd), realizza uno spettacolare goal-vittoria nel derby in trasferta contro il Manchester City ed una splendida rete nell’ultima giornata di campionato, dove lo United espugna il campo del Middlesbrough e si laurea Campione d’Inghilterra per la terza volta nel giro di sole quattro stagioni. Giggs gioca bene anche la finale di FA Cup contro gli acerrimi rivali del Liverpool, decisa dallo storico goal nel finale di Eric Cantona, ed alza nuovamente al cielo anche la coppa più antica al Mondo.
Ryan Giggs esulta insieme a David Beckham, i due esterni più forti dell’epoca
Nelle due stagioni successive, arrivano un altro titolo di Premier League (vinto dopo un emozionante testa a testa con il Liverpool) e altri due FA Community Shield, con il fuoriclasse gallese che conquista anche la vetrina europea con ottime performance nella UEFA Champions League. Giggs segna uno dei 4 goal con i quali lo United demolisce ai quarti di finale il Porto, mentre nella stagione successiva sigla un goal da cineteca contro la Juventus. Era il preludio ad un successo europeo che sarebbe arrivato molto presto.
Il fuoriclasse che diventa leggenda
26 Dicembre 1998, Manchester United v Nottingham Forest: Ryan Giggs festeggia un suo goal
La stagione del leggendario Treble, la 1998/1999, non segna solo il punto più alto della storia dello United, ma anche quello della carriera stessa di Ryan Giggs. The Welsh Wizard va a segno nel primo dei due spettacolari 3-3 contro il Barcelona e sforna una doppietta contro il Brøndby in Europa, offrendo un rendimento eccezionale che spinge i Red Devils fino in fondo. Nel giro di una settimana, Ryan Giggs segna due reti che si riveleranno assolutamente decisive. La prima in occasione della semifinale d’andata di UEFA Champions League, contro la Juventus all’Old Trafford, dove trova la rete del pareggio a tempo ormai scaduto, che regala qualche speranza in più allo United in vista del match di ritorno a Torino.
16 Settembre 1998, Manchester United v Barcelona: Ryan Giggs va in goal di testa
Il 14 Aprile 1999, in occasione del replay della semifinale di FA Cup contro l’Arsenal, realizza uno dei più bei goal di sempre. In un match molto combattuto, trascinatosi ai tempi supplementari grazie al calcio di rigore parato da Peter Schmeichel a Denis Bergkamp, e che vedeva lo United ridotto in 10 uomini per l’espulsione del capitano Roy Keane, Giggs raccoglie una palla a metà campo su un passaggio sbagliato di Patrick Vieira e si invola verso la porta: salta come birilli quattro giocatori dell’Arsenal e si presenta di fronte David Seaman, fulminandolo con un poderoso sinistro che si infila sotto la traversa. Una magia, destinata a restare nella storia sia per bellezza che per importanza.
Il leggendario goal segnato da Ryan Giggs nella semifinale di FA Cup contro l’Arsenal
Dopo aver raggiunto la finale di FA Cup, i Red Devils compiono una poderosa rimonta nella semifinale di ritorno contro la Juventus (da 0-2 a 3-2) e centrano anche la finalissima di Champions League. Lo United porta a casa il titolo, battendo in rimonta anche il Tottenham nell’ultimo turno di campionato, e sconfigge in finale di FA Cup il Newcastle United di Alan Shearer (2-0 a Wembley). Resta solo una partita da vincere per scrivere la storia.
Ryan Giggs insieme a Nicky Butt, durante la cerimonia di premiazione della FA Premier League
22 Maggio 1999: Ryan Giggs in azione durante la finale di FA Cup contro il Newcastle United
La finale del Camp Nou contro il FC Bayern München, però, sembra stregata: i tedeschi vanno in vantaggio dopo pochi minuti con una punizione di Mario Basler e controllano il match per lunghi tratti, fermati soltanto da un grandioso Peter Schmeichel. Giunti al 90′, sembra ormai tutto finito, ma parte proprio dal piede di Giggs il goal che stravolge tutta la storia: lo United si riversa tutto in avanti (compreso il portiere Schmeichel) ed il gallese, raccogliendo la respinta della difesa, tenta un disperato tiro al volo di destro che si trasforma in un perfetto assist per Teddy Sheringham, ben appostato per spingere la palla in rete da due passi. Giggs e compagni, però, sentono odore d’impresa e un minuto dopo arriva anche la rete dell’incredibile 2-1, firmata da Ole Gunnar Solskjær. È Treble. Il Manchester United entra nella storia vincendo FA Premier League, FA Cup e UEFA Champions League nella stessa stagione. Nessuno c’era mai riuscito prima in Inghilterra e, a distanza di oltre 14 anni, nessuno è ancora riuscito a ripetere quell’impresa.
26 Maggio 1999: Ryan Giggs durante la finalissima del Camp Nou contro il FC Bayern München
Un sogno che diventa realtà: Ryan Giggs alza al cielo la UEFA Champions League
Pochi mesi dopo, il 30 Novembre 1999, lo United e Giggs diventano anche Campioni del Mondo, battendo nella finale di Intercontinental Cup i brasiliani del Palmeiras. Confermata la propria supremazia in patria nelle due stagioni successive, dove arrivano altri due titoli di Premier League, nel 2002 i ragazzi di Sir Alex Ferguson sfiorano un’altra finale di UEFA Champions League, fermati soltanto dalla regola dei goal in trasferta nella semifinale contro il Bayer Leverkusen (2-2 all’Old Trafford e 0-0 in Germania). Nel frattempo, Ryan continua a seminare il caos nelle difese avversarie e segna anche goal degni di nota, come quello al Bayern München in Germania e quello in casa dei rivali del Leeds United, in occasione della storica vittoria per 4-3 all’Elland Road.
Nella stagione 2002/2003, Giggs realizza una formidabile doppietta contro la Juventus a Torino, mandando letteralmente in tilt la difesa italiana e firmando, così, una clamorosa vittoria per 3-0 allo Stadio delle Alpi. Al termine di quell’annata, lo United conquista un’altra Premier League e in Champions League viene eliminato soltanto da un grande Real Madrid, che esce comunque sconfitto per 4-3 dall’Old Trafford.
Il periodo di transizione
La cessione di David Beckham e l’arrivo di un giovane Cristiano Ronaldo, durante l’estate del 2003, segnano l’inizio di un nuovo ciclo per il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Ryan Giggs riesce comunque a lasciare il segno nella stagione 2003/2004. Dopo aver segnato una doppietta nella vittoria per 2-1 contro il Liverpool ad Anfield, sforna un’ottima performance in finale di FA Cup, dove i Red Devils battono 3-0 il Millwall.
L’annata 2004/2005 si rivela tutt’altro che felice per lo United, che si classifica terzo in campionato e che perde una finale di FA Cup, quasi totalmente dominata, ai calci di rigore contro l’Arsenal. In quella stagione, però, Giggs riesce comunque a trascinare lo United nella storica vittoria per 4-2 di Highbury contro lo stesso Arsenal, realizzando un goal e sfornando ben due assist. Memorabile anche il suo goal in semi-rovesciata segnato nel Boxing Day contro il Bolton Wanderers.
Nella stagione successiva, la 2005/2006, lo United tocca forse uno dei punti più critici della gestione Sir Alex Ferguson. I Red Devils vengono addirittura eliminati nella fase a gironi nella UEFA Champions League, uscendo agli ottavi di finale di FA Cup e chiudendo il campionato in seconda posizione, distanziati da tanti punti dal Chelsea di José Mourinho. Lo United riuscì a conquistare almeno la Football League Cup, battendo in finale 4-0 il Wigan Athletic, ma questo non placò le critiche della stampa. Si arrivò addirittura a parlare della possibile fine dell’era Ferguson e in molti temevano che anche la carriera dello stesso Giggs fosse ormai destinata ad un lento declino.
Il nuovo ciclo di vittorie e la rinascita
Ma si sa: le leggende riescono a stupire proprio nei momenti più difficili. Così, la stagione successiva si rivela di successo per lo United che, oltre a riconquistare il titolo dopo 4 anni, raggiunge la finale di FA Cup (persa soltanto ai tempi supplementari contro il Chelsea) e la semifinale di UEFA Champions League (memorabile il 7-1 rifilato alla Roma ai quarti di finale), persa contro un Milan che ha avuto la fortuna di ritrovarsi in un momento di forma decisamente migliore. In quella stagione, nel mese di Febbraio, Giggs realizzò due goal davvero belli: uno con un preciso tiro a volo mancino contro il Fulham, l’altro allo scadere contro i francesi del Lille in Champions League, battendo a sorpresa un calcio di punizione dal limite.
La stagione 2007/2008 si rivela un’altra annata storica per il Manchester United e per lo stesso Ryan Giggs. Lo United la inizia vincendo il FA Community Shield, dove Ryan Giggs segna il suo primo goal in carriera a Wembley, ai calci di rigore contro il Chelsea e arriva all’ultima giornata di campionato a pari punti proprio con i Blues, ma potendo contare sul vantaggio nella differenza reti. I Red Devils fanno visita al Wigan Athletic e riescono a sbloccare il punteggio grazie ad un calcio rigore di Cristiano Ronaldo. Il match, però, si rivela molto combattuto e dall’esito incerto fino a quando non entra in campo lo stesso Giggs. Il Mago Gallese – che proprio quel giorno eguagliò il record di presenze nella storia del club, appartenente a Sir Bobby Charlton – segna il goal del definitivo 2-0, che vale la vittoria del titolo (addirittura il decimo a livello personale). L’eterna sfida stagionale con i Blues, però, non si concluse lì.
Il 21 Maggio 2008, infatti, c’era da giocare anche la finalissima di UEFA Champions League, a Mosca, contro il Chelsea. Dopo il vantaggio iniziale, scaturito da un colpo di testa di Cristiano Ronaldo, ed un primo tempo quasi totalmente dominato, arriva l’inaspettato pareggio di Frank Lampard poco prima dell’intervallo. La rete dell’1-1 sconvolge l’inerzia del match, che passa in favore dei londinesi. Nella ripresa, Giggs fa il suo ingresso in campo e raggiunge un altro record: quello di maggior numero di presenze nella storia del Manchester United. I Red Devils resistono a fatica agli attacchi avversari, dai quali scaturisce un clamoroso palo di Didier Drogba ed un’ancora più clamorosa traversa di Frank Lampard nei tempi supplementari, ma proprio sui piedi di The Welsh Wizard capita l’occasione d’oro per passare in vantaggio. Un salvataggio incredibile di John Terry, però, nega la gioia del goal e prolunga il match fino ai calci di rigore.
L’errore al terzo turno di battuto di Cristiano Ronaldo sembra condannare lo United, ma il capitano del Chelsea, John Terry, scivola e sbaglia incredibilmente il penalty della possibile vittoria. Si va ad oltranza e Giggs riesce finalmente a sfatare un tabù: arrivati al settimo turno di battuta, la leggenda britannica torna a calciare un penalty dopo ben 16 anni (l’ultimo era stato nel 1992) e spiazza meravigliosamente Petr Čech, segnando il goal del definitivo 6-5 (7-6). Edwin van der Sar para il successivo calcio di rigore di Nicolas Anelka ed il Manchester United diventa per la terza volta Campione d’Europa. Una notte da sogno per i tifosi Red Devils e per Giggs, che può così alzare al cielo il più ambito trofeo per club d’Europa per la seconda volta in carriera.
La stagione successiva porta ben quattro trofei in bacheca allo United: FA Community Shield, FIFA Club World Cup, Football League ed FA Premier League. Giggs, che segna dal dischetto anche a Wembley nel Community Shield e nella finale di Carling Cup, sforna ancora prestazioni di alto livello, impreziosite da una rete fondamentale in casa del Celtic e dal bellissimo goal-vittoria in casa del West Ham United, ma soprattutto dalla nomina di PFA Players’ Player of the Year (ovvero miglior calciatore della stagione della Premier League secondo gli stessi giocatori). I Red Devils riescono a qualificarsi per il secondo anno consecutivo in finale di UEFA Champions League, ma stavolta ne escono sconfitti per via del 2-0 subito da un inarrestabile Barcelona.
Il sorpasso al Liverpool
La stagione successiva si rivela abbastanza deludente per lo United. Le partenze di Carlos Tévez e di Cristiano Ronaldo, compensate dagli arrivi di Antonio Valencia e di Michael Owen, rivoluzionano il gioco della squadra che, dopo qualche difficoltà iniziale, sembrava aver ritrovato la marcia giusta. Giggs dà ancora una volta sfoggio della propria classe, sfruttando anche l’eccezionale rendimento di Wayne Rooney, ma alla fine arriva soltanto la conquista della Football League Cup. In campionato, infatti, i Red Devils arrivano dietro appena di un punto al Chelsea e in UEFA Champions League vengono eliminati dal Bayern München ai quarti di finale, pagando la regola dei goal in trasferta.
L’anno successivo, però, vede lo United nuovamente protagonista sia in patria che in Europa. Dopo il successo nel FA Community Shield, Giggs mette lo zampino nella prima vittoria in campionato con un bellissimo tiro al volo contro il Newcastle United, segnando anche (su calcio di rigore) il goal che firma il successo sul Liverpool in FA Cup. The Welsh Wizard segna anche una delle due reti con le quali i Red Devils battono lo Schalke 04, durante la semifinale d’andata della UEFA Champions League, ipotecando il passaggio in finale. Conquistato lo storico 19° titolo di Campione d’Inghilterra (che segna il sorpasso sui rivali storici del Liverpool), lo United ha quindi l’opportunità di giocarsi un’altra finale di UEFA Champions League contro il Barcelona, stavolta nella splendida cornice di Wembley. Nonostante il goal del momentaneo 1-1 di Wayne Rooney, propiziato da un assist di Ryan Giggs, i Red Devils escono nuovamente sconfitti (questa volta con il punteggio di 3-1) e devono accontentarsi di un altro secondo posto.
Nella stagione seguente, segnando un goal contro il Benfica, Giggs diventa il giocatore più anziano ad aver segnato una rete nella storia della UEFA Champions League. Un traguardo che, insieme al successo in rimonta sul Manchester City nel FA Community Shield, resterà una delle poche consolazioni per il Mago Gallese e per la squadra. Infatti, dopo la brutta eliminazione patita direttamente nella fase a gironi della Champions League, seguita dall’eliminazione anche nella UEFA Europa League agli ottavi di finale, lo United perde il titolo in maniera beffarda in favore del Manchester City nell’ultimo turno di campionato.
Le Olimpiadi, lo storico 20° titolo e l’addio a Sir Alex
Prima dell’inizio della stagione 2012/2013, Ryan Giggs prende parte ai Giochi Olimpici di Londra 2012 (London 2012) come capitano della selezione calcistica del Regno Unito. Il Team GB non riesce ad arrivare all’ambita medaglia d’oro, ma Giggs si toglie la soddisfazione di segnare un goal nel match di Wembley contro gli Emirati Arabi Uniti, segnando anche uno dei calci di rigore nella sfortunata serie contro la Corea del Sud (costata l’eliminazione ai quarti di finale) nella sua Cardiff.
La stagione con il club inizia con grande voglia di rivalsa per l’esito infelice dell’annata precedente e, grazie anche all’acquisto di Robin van Persie, lo United dà vita ad una stagione straordinaria. I Red Devils tornano a vincere in casa dei rivali del Liverpool dopo quasi 5 anni (quel giorno capitanati proprio da Giggs) grazie ad un calcio di rigore di Robin van Persie nel finale, rompendo anche il digiuno di vittorie in casa del Chelsea dopo 10 anni. La vittoria chiave per arrivare al 20° titolo, però, si rivelerà quella in casa proprio del Manchester City. Un 3-2 firmato da un altro goal nel finale di van Persie. Giggs continua a mostrare di avere la classe e la grinta di un ragazzino e, segnando nel match contro l’Everton del 10 Febbraio, diventa l’unico calciatore della storia ad aver segnato nel massimo campionato inglese per la bellezza di 23 edizioni consecutive (21 di FA Premier League, 2 di FL First Division).
In Europa, arriva l’immeritata eliminazione agli ottavi di finale di UEFA Champions League contro il Real Madrid, dove Ryan Giggs riesce comunque a collezionare un altro incredibile record. Nella gara di ritorno all’Old Trafford, Ryan gioca il match ufficiale numero 1.000 della sua inimitabile carriera. Lo United può comunque festeggiare la vittoria dello storico 20° titolo di Campione d’Inghilterra, arrivata addirittura con tre turni d’anticipo. Festa resa un po’ triste, però, dall’inaspettato addio di Sir Alex Ferguson e dal nuovo (stavolta definitivo) ritiro di Paul Scholes.
L’inizio dell’era Moyes
Quest’anno, per la prima volta in oltre 22 anni di carriera, Giggs si ritrova a giocare per la prima volta sotto la guida di un altro manager all’Old Trafford, David Moyes, che sembra anche lui voler ancora puntare sulla sua classe e sulla sua esperienza. E, manco a dirlo, è già arrivato un altro record: quello del giocatore ad aver raccolto più presenze nella storia della UEFA Champions League (competizione dove già deteneva il record di giocatore ad aver segnato in più edizioni consecutive e di calciatore più anziano ad aver segnato un goal).
È incredibile pensare che ancora oggi, a distanza di così tanto tempo, Ryan Giggs sia uno dei protagonisti assoluti del Manchester United. Potrà anche aver appena compiuto 40 anni, ma la grandezza e la classe del nostro Giggsy non hanno davvero tempo. Sono passate ormai tre generazioni e lui è ancora qui ad incantarci, inanellando altri record e altri successi. Personalmente, mi ritengo davvero orgoglioso e fortunato di averlo come idolo assoluto e di averlo visto giocare anche dal vivo. Nel calcio ci sono sempre nuove stelle e nuovi eroi, ma fidatevi: non ci sarà mai più un altro Ryan Giggs.
Marco Antonucci