Negli ultimi giorni sono state tante le voci su un possibile, nonché clamoroso, ritorno di Robin van Persie all’Arsenal. Le parole di Arsène Wenger, che ha dichiarato che preferisce non volerne parlare al momento, fanno presagire ad una possibile trattativa. Ma quanto c’è di vero in tutto questo? Cerchiamo di analizzare la situazione…
I primi rumours sul presunto malcontento di Robin van Persie sotto la nuova gestione di David Moyes erano apparsi nel mese di Dicembre, ma lo stesso attaccante olandese li aveva smentiti poco tempo dopo, dichiarando di aver molta fiducia nelle capacità del nuovo allenatore e di non aver mai avuto alcun tipo di problema con lui. Versione dei fatti confermata anche dallo stesso manager scozzese, proprio pochi giorni dopo.
In seguito, un infortunio rimediato nell’ultimo match della fase a gironi della UEFA Champions League, contro lo Shakhtar Donetsk, costringe RvP a restare lontano dai campi di gioco per oltre un mese e mezzo. Nel frattempo, la situazione dello United in campionato, dopo una serie di vittorie che aveva illuso di poter permettere addirittura un ritorno nella lotta al titolo, peggiora drasticamente: la squadra si ritrova a -15 dalla vetta e a -9 dalla zona UEFA Champions League.
A tutto ciò, si aggiungono anche le cocenti eliminazioni patite in FA Cup e in semifinale di Capital One Cup. Il ritorno di van Persie, insieme all’arrivo di Juan Mata del Chelsea, sembra ridare qualche speranza ai Red Devils in chiave quarto posto, propiziando il successo sul Cardiff City. Nemmeno gli assist dello spagnolo e i goal dell’olandese, però, bastano per evitare il successivo scivolone in casa dello Stoke City ed il deludente pareggio interno contro l’ultima in classifica, il Fulham.
Ed ecco che, prima del match infrasettimanale contro l’Arsenal, un giornalista italiano, Tancredi Palmeri, annuncia sul suo profilo Twitter di un incontro segreto fra l’agente di RvP e Arsène Wenger, che sarebbe avvenuto il 28 Gennaio, per discutere di un suo possibile ritorno all’Arsenal, con tanto di benestare dello stesso Manchester United all’operazione. L’indiscrezione viene subito riportata da diversi quotidiani e, durante una conferenza stampa, un reporter chiede allo stesso Wenger se ci fosse qualcosa di vero.
Il manager francese evita di commentare, ma usa parole che suonano come una conferma, definendolo “un argomento non ideale da trattare, al momento”. Un altro indizio che, secondo diversi siti e quotidiani britannici, porta a credere che il futuro dell’olandese sarà lontano dall’Old Trafford è un articolo, comparso nella giornata di ieri sul sito ufficiale dello stesso club, che escludeva il nome di van Persie fra i possibili candidati a diventare il futuro capitano dello United.
Nonostante tutto ciò, però, credo che resti poco fattibile il ritorno di Robin van Persie all’Emirates Stadium per i seguenti motivi:
1) Per quanto l’ammirazione di Wenger per RvP sia sempre rimasta elevata, il manager francese non può ignorare come il rapporto fra l’olandese ed i tifosi Gunners si sia ormai rotto definitivamente dopo la scelta di approdare ai propri rivali, rinunciando addirittura alla fascia di capitano. Un suo ritorno non sarebbe, certamente, accolto molto bene dalla tifoseria. Considerando anche la famosa esultanza dopo il goal-vittoria del 10 Novembre 2013.
2) Robin van Persie scelse di lasciare l’Arsenal poiché non garantiva un sufficiente livello di competitività per poter ambire a grandi obiettivi e, nonostante la buona stagione fin qui disputata dal club londinese, difficilmente esso potrà garantire grandi livelli di competitività nell’immediato futuro.
3) Nella sua storia, lo United non ha mai ceduto un top player ad una sua rivale e diretta concorrente. Viene difficile da pensare che il club possa scegliere di privarsi di una figura importante come quella di RvP, ritrovandosi poi costretta a cercare un degno sostituto in un mercato estivo che, visti i diversi buchi in rosa e la partenza certa di alcuni elementi, richiederà già diversi investimenti.
Nel calcio, soprattutto quello moderno, non c’è nulla di cui stupirsi o di cui meravigliarsi, nulla è impossibile in questo sport. Ma, anche ammesso che ci sia il rischio di non rivedere Robin van Persie con addosso la maglia dello United nella prossima stagione, molto difficilmente lo rivedremo in campo con la divisa dei Gunners nella sua carriera professionistica. Quindi, credo che resti solo da capire se RvP rientra ancora nei piani della società. La speranza è che presto arrivi una risposta perché, più delle indiscrezioni giornalistiche, a fare rumore è soprattutto il silenzio della società sulla vicenda.
Marco Antonucci