Come ogni Lunedì, Juan Mata analizza sul proprio blog gli eventi accaduti nell’ultima settimana, ammettendo di non riuscire a sopportare il gusto della sconfitta dopo il match di ieri contro l’Everton. Il fantasista spagnolo vuole che il Manchester United chiuda la stagione facendo più punti possibili, cercando di migliorare la propria posizione nella classifica della Barclays Premier League.
Ecco la traduzione integrale del suo post:
“So che si può vincere o perdere, questo è lo sport e fa parte del gioco. Ma odio questa sensazione. Mi sento molto deluso oggi. Questo è ciò che si prova quando spendi due settimane per preparare una partita e le cose non vanno come volevi. È successo al Goodison Park e la verità è che, come sapete, questa non è la prima volta che accade. Onestamente, tutto sembrava andare bene all’inizio e volevamo vincere la gara per i nostri tifosi, ma il loro primo goal su calcio di rigore è stato un duro colpo.”
“Ciò ha causato l’effetto opposto: l’Everton ha iniziato ad avere più fiducia, soprattutto dopo aver segnato il secondo goal, e, da quel momento in poi, il copione della gara ha soddisfatto le loro aspettative. Nonostante i nostri sforzi e le occasioni che abbiamo avuto nel finale della partita, non siamo riusciti a recuperare e né il club, né i tifosi meritano ciò che mostra ora la classifica. Continueremo a lottare fino alla fine, questo è il minimo che possiamo fare perché, onestamente, non abbiamo raccolto molti risultati positivi in questa stagione, soprattutto all’Old Trafford.”
“Ci restano tre partite da giocare in casa (Norwich City, Sunderland e Hull City) e l’ultima la giocheremo a Southampton. Dobbiamo fare più punti possibili e finire il più in alto possibile in classifica. Purtroppo, questo è l’unico obiettivo che ci rimane. Spero che arrivi al più presto la prossima partita perché, come potete immaginare, questa cattiva sensazione mi fa impazzire. Vi ringrazio tutti per i vostri messaggi di sostegno nei momenti buoni e, soprattutto, in quelli cattivi. Senza di voi sarebbe tutto più complicato.”
Marco Antonucci