19 Maggio 2014, una data che noi tifosi del Manchester United non dimenticheremo facilmente: Ryan Giggs mette fine alla propria leggendaria carriera da calciatore, che lo ha consacrato come il giocatore più rappresentativo e più vincente della storia del club e del calcio anglosassone, scrivendo una lunga e bellissima lettera ai tifosi. Un addio, quello di Giggs, al calcio giocato, ma non al club: il gallese, infatti, sarà il vice di Louis van Gaal.
Dopo 963 presenze (primato assoluto nella storia del club), 168 goal, 36 trofei – 13 FA Premier League, 4 FA Cup, 2 UEFA Champions League, 4 Football League Cup, 10 FA Community Shield, 1 UEFA Super Cup, 1 Intercontinental Cup e 1 FIFA Club World Cup – tante giocate e tanti assist memorabili, nell’arco di 24 incredibili stagioni trascorse interamente con la tua squadra del cuore, dire addio è una delle cose più difficili da fare.
Ma c’è un momento per tutto nella vita, anche quello dove una leggenda vivente di questo sport deve attaccare gli scarpini al chiodo, prima che l’inevitabile calo fisiologico ne possa oscurare, anche se solo in parte, quella che è stata la sua grandezza e la sua classe, che lo hanno reso il calciatore più vincente e (forse) il migliore di sempre del panorama calcistico britannico.
Non si può non accogliere con tristezza e nostalgia, specie per chi segue il club (come me e tanti altri) da molti anni, l’addio di un simbolo così forte, di un giocatore che ha continuato a stupire fino all’ultimo tocco di palla. Così come non si potrà non notare la sua assenza dal campo o anche solo dalla lista dei giocatori che formeranno la rosa dello United. Personalmente parlando, Ryan Giggs è il mio idolo sportivo in assoluto; anche più di tanti altri giocatori, atleti o personaggi illustri della storia dello sport in generale.
Potete, dunque, immaginare quanto mi farà male non vederlo più correre sul prato verde dell’Old Trafford o di qualsiasi altro stadio, con alle spalle il suo immancabile numero 11, mettendo a servizio della squadra tutta la sua classe e la sua esperienza. Mi mancherà davvero molto il Ryan giocatore, ma questo è il momento giusto per voltare pagina. Giusto per lui, giusto per noi tifosi, giusto per la squadra. Perché ora Ryan Giggs ci serve più nella veste di vice-allenatore che in quella di giocatore. Ci serve perché ha tante cose da insegnare a chi ha più fiato e voglia di vincere di lui (anche se la sua fame di vittorie non si è mai placata in quasi un quarto di secolo), perché in un futuro avremo bisogno di lui anche come manager e perché è giusto che ora venga concesso spazio a chi, seppur con enorme difficoltà, cercherà di emulare le sue gesta.
Per questo, dal mio personalissimo punto di vista, il ritiro di Ryan giunge nel momento migliore. In quello più giusto per tutti. Anche se gli addii non sono mai facili da accettare quando riguardano un tuo idolo, non importa come e quando arrivano. E quello di Ryan, che lo si voglia o no, lascerà in noi tutti un vuoto che richiederà molto tempo prima di essere colmato…
Questa è la lettera con cui il nostro Ryan Giggs ha salutato noi tifosi:
“Oggi è un giorno fantastico per il Manchester United. Quello di Louis van Gaal è un grande arrivo e vorrei iniziare dicendovi quanto sono felice di poter lavorare con uno del suo calibro. Le sue credenziali non sono seconde a quelle di nessuno e mi sento positivo, sono sicuro che il club crescerà molto sotto la sua guida nei prossimi anni.
Vorrei anche cogliere l’occasione per annunciare il mio ritiro dal calcio professionistico e che sto per iniziare un nuovo capitolo nella mia vita, come vice-allenatore del Manchester United. Mi sento immensamente orgoglioso, onorato e fortunato per aver rappresentato 963 volte il più grande club del Mondo e 64 volte il Galles. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare per il Manchester United, anche se mi rattrista sapere che non indosserò più la maglia dello United da giocatore. Sono stato abbastanza fortunato da poter realizzare questo sogno, giocando con alcuni dei migliori giocatori del Mondo, lavorando sotto la gestione di un manager incredibile come Sir Alex Ferguson e, soprattutto, giocando per i più grandi tifosi nel Mondo del calcio. Ho sempre sentito e apprezzato il vostro sostegno.
Voglio ringraziare enormemente tutto lo staff tecnico e il team di supporto che abbiamo e che abbiamo avuto nel corso degli anni al Manchester United. Non avrei mai raggiunto il successo che ho avuto senza il vostro impegno e la vostra dedizione nel creare l’ambiente migliore per consentire di crescere ai giocatori. Non avrei vinto 34 trofei nella mia carriera senza di voi. Vorrei anche riservare un ringraziamento speciale ai miei amici e ai miei parenti per tutto il loro affetto e il loro sostegno.
Per me, oggi inizia un nuovo capitolo e provo tante emozioni: immenso orgoglio, tristezza, ma soprattutto eccitazione per il futuro. Spero che tutti i tifosi dello United condivideranno la mia convinzione che il club, il manager e i proprietari faranno di tutto per ridare a questo grande club ciò che gli appartiene, e spero di essere ancora presente in ogni passo di questo cammino. Ai più grandi fan del Mondo del calcio, dico grazie, ho amato ogni singolo minuto trascorso a giocare per voi e per rappresentare il più grande ed il migliore club al Mondo.
Ci vediamo nella prossima stagione,
Ryan”
Marco Antonucci