Louis van Gaal ha presentato una ad una le cinque persone che ha portato con sé nel suo nuovo staff alla guida del Manchester United, parlando dettagliatamente dei compiti che svolgeranno e delle caratteristiche di ciascuno di loro.
Frank Hoek, allenatore dei portieri: “Lavoro con Frank Hoek da più di 20 anni. Lui è il mio allenatore dei portieri e, per me, l’allenatore dei portieri deve seguire la mia stessa filosofia. Ha lavorato con me all’Ajax, al Barcelona, al Bayern München e ora qui a Manchester. Penso che sia un bene che il mio allenatore dei portieri sia qui.”
Albert Stuivenberg, vice-allenatore: “Ho lavorato con Albert soltanto per un anno, il ché è una cosa strana per me. Normalmente, scelgo preparatori con cui lavoro già da molto tempo, ma possiede tanto talento questo ragazzo. L’ho portato con me anche nella Nazionale Olandese, lui era il mio allenatore dell’Under-21 e ha lavorato anche come osservatore durante la Coppa del Mondo. Ha svolto un lavoro notevole ed è per questo che lo voglio come mio assistente.”
Marcel Bout, assistente/osservatore: Marcel osserverà gli avversari. Lavoro con lui dal 2006, quando ero all’AZ. È una piccola squadra; avete mai sentito parlare di loro? Ma con quel club minore sono diventato Campione dei Paesi Bassi.”
Jos van Dijk, fisioterapista: Scrive i miei programmi [d’allenamento], anche lui lavora con me dai tempi dell’AZ. Abbiamo un rapporto molto buono ed è molto importante scrivere i programmi che l’allenatore deve seguire. Si deve sempre migliorare perché i tuoi giocatori possono evitare di infortunarsi, se si esegua un’adeguata preparazione. Fino ad ora, stiamo lavorando bene, ma lavoriamo soltanto da pochi giorni con i giocatori.”
Max Reckers, analista delle prestazioni: Infine, non posso dimenticarmi del mio guru dei computer, è [una persona] incredibile perché non è solo il mio guru dei computer; lui è come un figlio per me. Ma non si chiama van Gaal, il suo nome è Max Reckers e lui è il mio Analista delle prestazioni. Raccoglie tutti i dati di cui abbiamo bisogno. Abbiamo un sacco di dati perché al Manchester United si segue già da tempo la filosofia del dover misurare ogni aspetto, e ciò si chiama dipartimento di scienze dello sport. È incredibile la tipologia di dati di cui sono in possesso e sono molto contento che qui, a Manchester, possa contare su questo sostegno. Ci stanno sostenendo davvero molto bene, così come anche il reparto medico e gli altri ragazzi. È incredibile l’organizzazione che bisogna avere per creare un grande gruppo in un big club come questo.”
Marco Antonucci