Louis van Gaal chiede ai tifosi di avere molta pazienza e di non lasciarsi abbattere da risultati come quello di ieri sera, pur riconoscendo di essere deluso quanto i supporter per la shockante sconfitta in casa del Milton Keynes Dons. Il manager olandese promette ai fans che regalerà tante soddisfazioni in futuro.
“È difficile per i tifosi, lo so, ma devono credere nella nostra filosofia”, ha dichiarato van Gaal nel post-partita, intervistato da MUTV. “Alla fine, potranno giudicarci, ma non ora. Spero che manterranno la loro fiducia nel club e nella nostra filosofia perché questa filosofia ha bisogno di tempo.”
“Stiamo ricostruendo la squadra, cosa che non si può fare soltanto in un mese e neanche in un anno. I tifosi a Sunderland sono stati incredibili. È stato incredibile e bello sentirli, ma non voglio perdere per i tifosi del Manchester United. Voglio dare loro delle vittorie, io sono abituato a regalare vittorie ai miei tifosi, e spero che recupereremo da queste sconfitte.”
Analizzando la partita, van Gaal si assume tutte le responsabilità per la bruttissima prestazione dei suoi giocatori.
“La questione è stata quella di commettere errori nei momenti sbagliati. Quando vedi la tua squadra prendere tanti goal, credi che siano stati commessi diversi errori di posizionmento. Quando commetti errori come questi, butti via il match.”
“Io sono l’allenatore e corro sempre dei rischi perché voglio vincere. Quando si tratta di un sola partita [nella fase ad eliminazione diretta], se vuoi vincere, devi correre dei rischi. Abbiamo subito un solo goal ed un solo tiro nel primo tempo, ma poi ho cambiato modulo e abbiamo giocato uno contro uno in molte zone del campo.”
“Abbiamo creato molte occasioni, ma non siamo stati fortunati. Abbiamo commesso un altro errore di posizionamento e loro hanno segnato il 2-0. Poi sapevano che sarebbe stato difficile. Non poteva più stare dietro ed abbiamo concesso loro molti spazi. Il manager [del MK Dons] ha anticipato davvero bene le nostre mosse e loro attaccanti sono stati davvero veloci nel sfruttare gli spazi.”
Marco Antonucci