Louis van Gaal accoglie con grande piacere la vittoria ottenuta oggi dal Manchester United contro il Crystal Palace. Il manager olandese si ritiene soddisfatto anche per la prestazione dei suoi e spera che la sosta per il turno internazionale serva a diversi giocatori per ritrovare la condizione migliore.
“Nel primo tempo abbiamo concesso soltanto un’occasione e lì c’è stato un problema di comunicazione fra [Paddy] McNair e [Daley] Blind”, ha dichiarato ai microfoni di MUTV. “Ma nel secondo tempo abbiamo segnato e questa è la cosa più importante.”
“Dopo di ché, abbiamo cercato di chiudere la gara, ci siamo riusciti per la prima volta e, quindi, sono molto felice. Nonostante abbiamo abbassato il ritmo della gara, abbiamo creato tante occasioni. [Wayne] Rooney avrebbe potuto segnare, [Juan] Mata avrebbe potuto segnare per la seconda volta e anche [Robin] van Persie.”
“Abbiamo fatto bene perché [questi] tre punti sono davvero importante. Ora ci sarà la sota internazionale dopo la vittoria, il ché può essere sempre un bene.”
L’inerzia della gara è cambiata nel momento in cui van Gaal ha deciso di mandare in campo Juan Mata, inserendolo al posto di Adnan Januzaj. Poco dopo è uscito anche Ángel Di María. Due decisioni che van Gaal ha preso per la bravura del Crystal Palace nel chiudere gli spazi.”
“Per lui [Ángel Di María] è stato difficile perché c’erano spazi troppo piccoli. È molto difficile per ogni giocatore, specialmente sei un giocatore a cui piace dribblare con la palla fra i piedi. Quindi, è stata una gara fatta per lo più di passaggi. Lo abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, ma non abbiamo segnato. Poi, ci siamo riusciti nel secondo tempo.”
“Hanno pensato più a difendersi che ad attaccare, ma dispongono di attaccanti molto veloci e bisogna sempre prestargli attenzione. Si ha sempre un momento [per provare segnare] e quel momento è capitato nel primo tempo. Il Crystal Palace stava per segnare a David de Gea con un pallonetto [di Fraizer Campbell]. OK, siamo stati molto fortunati in quell’occasione, ma penso che abbiamo meritato di vincere.”
Marco Antonucci