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Incredibile vittoria del Manchester United a Londra, dove supera un Arsenal tenuto a bada soltanto da un sempre più determinante David de Gea, autore di una prestazione da incorniciare. Il numero uno spagnolo sbarra la strada ai Gunners con una serie di parate fondamentali, con i Red Devils che riescono a trovare il vantaggio in maniera fortunosa grazie ad un rocambolesco autogoal di Kieran Gibbs. Ci pensa, poi, un instancabile Wayne Rooney a trovare il raddoppio in contropiede che, di fatto, taglia le gambe ai londinesi. Inutile la rete in pieno recupero di Olivier Giroud.
LA CRONACA
Come al solito, Louis van Gaal deve ridisegnare completamente la difesa, visti i tanti infortuni, e decide di tornare al 3-5-2. Il trio difensivo è composto da Chris Smalling e dai giovani Paddy McNair e Tyler Blackett. A centrocampo ci sono Valencia e Shaw sulle fasce, con al centro Carrick e Fellaini. Di María e Rooney schierati, invece, a supporto dell’unica punta van Persie.
Arsenal più determinato nei primi minuti di gioco, dove ha due ottime occasioni con Danny Welbeck, uno dei due ex di lusso di questa partita, che viene prima fermato da un’ottima chiusura di Paddy McNair, poi non riesce ad inquadrare lo specchio con un colpo di testa che termina alto.
Buon tentativo di Jack Wilshere al 12′, che guadagna metri partendo in percussione, prima di calciare dal limite e trovare la pronta risposta di David de Gea. Il numero 1 dello United si ripete pochi secondi dopo su un tiro da fuori dell’ex compagno Danny Welbeck. Ma il vero miracolo de Gea lo compie un minuto più tardi, respingendo una conclusione ravvicinata di Jack Wilshere. Infortunio per Luke Shaw, già in dubbio prima dell’inizio della partita, che deve abbandonare il terreno di gioco dopo appena un quarto d’ora. Al suo posto entra Ashley Young.
Lo United si procura un calcio di punizione da buona posizione con Ángel Di María, procurandosi la sua prima potenziale occasione della partita, ma Wayne Rooney non batte nei migliore dei modi e spedisce alto. I Gunners sfiorano nuovamente il goal poco dopo. Jack Wilshere lancia Alex Oxlade-Chamberlain a tu per tu con David de Gea, il quale riesce ancora una volta a parare e ad evitare allo United quello che, ad essere onesti, sarebbe stato un merito svantaggio.
Alexis Sánchez cerca la gloria personale con un tentativo da fuori al 33′, ma David de Gea blocca nuovamente con tanta sicurezza. United che si rende finalmente pericoloso un minuto più tardi, sfiorando il palo con un bel tiro a giro di Ángel Di María, bravo ad accentrarsi dalla destra e a trovare lo spazio per concludere a rete.
Lo United produce altri due tentativi, entrambi su azione d’angolo, con Michael Carrick e Chris Smalling, ma senza riuscire ad impensierire più di tanto la retroguardia dei Gunners. I quali hanno anche loro un’ottima chance sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dove Danny Welbeck cerca il goal dell’ex addirittura di tacco, spedendo la palla a lato di qualche metro. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, un risultato che va certamente stretto all’Arsenal fino a questo punto del match.
La ripresa inizia con l’Arsenal determinato a voler sbloccare il risultato. Risultato che David de Gea protegge con un altro grande intervento, stavolta sull’ex compagno di Danny Welbeck, che si vede respingere la propria conclusione sul primo palo. Pesante infortunio per i Gunners, che sono costretti a sostituire un acciaccato Jack Wilshere con Santi Cazorla. Un episodio che sembra segnare l’inizio di una partita sfortunata per i Gunners, che nella stessa azione perdono un altro giocatore per infortunio e si ritrovano incredibilmente in svantaggio.
Ashley Young va al cross dalla sinistra, Wojciech Szczęsny esce male (infortunandosi) e la palla giunge ad Antonio Valencia, che prova un tiro al volo impreciso, ma che diventa letale per l’Arsenal per via della sfortunata deviazione di Kieran Gibbs nella propria porta. Manchester United incredibilmente in vantaggio all’Emirates Stadium al 55′: 0-1 e Arsenal costretto a sostituire anche il portiere Wojciech Szczęsny per infortunio (al suo posto dentro Emiliano Martínez).
L’Arsenal cerca di reagire subito e prova ad impensierire David de Gea con un insidioso colpo di testa di Alexis Sánchez, parato ottimamente dal numero 1 dello United. Ancora una volta il portiere spagnolo ferma una pericolosa conclusione dei Gunners, parando in due tempi un potente tiro da fuori di Santi Cazorla. Buona chance per Alexis Sánchez su punizione, ma l’ex attaccante del Barcelona calcia malamente e spedisce alto.
Al 74′, Louis van Gaal decide di richiamare in panchina Robin van Persie, inserendo il giovane James Wilson. I Gunners cercano ancora il pareggio, stavolta con un colpo di testa del neo-entrato Olivier Giroud su azione d’angolo. Anche il tentativo del centravanti francese, però, si rivela impreciso.
L’Arsenal si gioca il tutto per tutto nel finale e lascia, inevitabilmente, numerosi spazi allo United che chiude i conti in contropiede. Ángel Di María si invola insieme a Wayne Rooney verso la porta, con un solo difensore dell’Arsenal a protezione del portiere, e l’argentino serve un pallone che il fuoriclasse inglese deposita in rete con un pregevole cucchiaio. Incredibile all’Emirates Stadium: Manchester United in vantaggio per 2-0 all’84’ e gara virtualmente chiusa.
L’arbitro, viste le varie interruzioni, decide di concedere ben otto minuti di recupero (che diventeranno, poi, addirittura nove). Ángel Di María si divora il goal del possibile 3-0 su azione di contropiede, tentando senza successo un impreciso cucchiaio che termina clamorosamente a lato. Un errore che rischia di costare caro perché, un minuto dopo, l’Arsenal riapre i giochi.
Olivier Giroud raccoglie un lungo lancio proveniente dalla metà campo e coglie di sorpresa David de Gea con un potente sinistro sotto l’incrocio dei pali: 1-2 e ancora cinque minuti di speranza per i Gunners. Speranza, però, che si rivela vana: il Manchester United espugna l’Emirates Stadium ed interrompe un digiuno di vittorie esterne che durava da oltre 7 mesi.
Grazie a questo successo, lo United scavalca l’Arsenal in classifica e si posiziona al quarto posto. Un successo importante dal punto di vista della classifica, ma soprattutto da quello del morale. Oggi i ragazzi di Louis van Gaal hanno saputo soffrire e hanno capito quand’era il momento giusto per colpire. Ci sono ancora tante cose da migliorare, ma – infortuni permettendo – questo risultato potrebbe essere davvero un’ottima punto di (ri)partenza per il Manchester United.
Marco Antonucci
TABELLINO
Barclays Premier League
Emirates Stadium – London, United Kingdom – Sabato 22 Novembre 2014
V 
Arsenal FC 1-2 Manchester United FC
55′ Kieran Gibbs (Autogoal) [MU], 84′ Wayne Rooney [MU], 90+4′ Olivier Giroud [A]
LE FORMAZIONI
Arsenal:
1 Wojciech Szczęsny (58′, 26 Emiliano Martínez); 21 Calum Chambers, 4 Per Mertesacker, 18 Nacho Monreal, 3 Kieran Gibbs; 16 Aaron Ramsey (76′. 12 Olivier Giroud), 8 Mikel Arteta [C], 10 Jack Wilshere (54′, 19 Santi Cazorla); 15 Alex Oxlade-Chamberlain, 23 Danny Welbeck, 17 Alexis Sánchez.
Manager: Arsène Wenger
Manchester United:
1 David de Gea; 12 Chris Smalling, 33 Paddy McNair, 42 Tyler Blackett; 25 Antonio Valencia, 16 Michael Carrick, 31 Marouane Fellaini, 7 Ángel Di María, 3 Luke Shaw (16′, 18 Ashley Young; 88′, 24 Darren Fletcher); 10 Wayne Rooney [C], 20 Robin van Persie (74′, 49 James Wilson).
Manager: Louis van Gaal
Arbitro: Mike Dean. Assistenti: Jake Collin, Darren England. Quarto uomo: Mike Jones.
Cartellini gialli: 64′ Santi Cazorla [A], 90+6′ James Wilson [MU], 90+7′ Olivier Giroud [A].
Cartellini rossi: Nessuno.
Spettatori: 60.074
STATISTICHE
by 
18 Tiri totali 8
10 Tiri in porta 1
61% Possesso palla 39%
12 Falli commessi 8
2 Cartellini gialli 1
0 Cartellini rossi 0
11 Calci d’angolo 5
1 Fuorigioco 4
