Louis van Gaal sostiene che oggi la squadra sia scesa in campo senza troppa fiducia e che non sia riuscita ad esprimere le proprie qualità. Il manager olandese, inoltre, ammette che i fischi ricevuti dai tifosi del Manchester United dopo il KO di oggi con il Southampton sono meritati.
Intervistato nel dopo-gara da MUTV e nella conferenza stampa post-match, van Gaal ha offerto la propria analisi sulla sconfitta patita contro i Saints.
Sulla performance odierna
“Credo che sia stata una brutta performance; le due squadre non hanno creato molte occasioni e quella più fortunata ha vinto. Avevo paura che potesse accadere ad ogni cambio che ho fatto perché [Marouane] Fellaini è un ragazzo alto, mentre [Matteo] Darmian è un difensore ed è dovuto uscire.”
“Avevo paura, ma non c’era bisogno di commettere quel tipo di fallo [da cui è scaturito il goal], credo, e ho sostituito [Cameron] Borthwick-Jackson con un attaccante perché queste sono partite da vincere, anche se giochi male. Adnan [Januzaj] avrebbe potuto segnare il pareggio all’ultimo minuto. Abbiamo perso e non posso far nulla per cambiare ciò che è successo.”
Mancanza di fiducia
“Credevo che, dopo una striscia fatta di tre vittorie ed un pareggio in questo 2016, avessimo ritrovato un po’ di fiducia. Fiducia che oggi non ho visto. Anche se le aspettative sono molto alte e lo è anche la pressione sui giocatori per questo motivo. Naturalmente, all’intervallo, ho inserito Juan Mata e ho visto che, nei primi 15 minuti [del secondo tempo], abbiamo fatto meglio e i tifosi stavano spingendo la squadra. Darmian si è infortunato e ci siamo spenti. È un peccato non essere riusciti a dar continuità a quel momento.”
Sulla reazione dei tifosi
“Hanno ragione a fischiare. Non posso negarlo. Ho anch’io visto la partita ed è stato un match difficile. Le due squadre erano davvero ben organizzate, ma non hanno avuto abbastanza fantasia per creare occasioni. Quella più fortunata ha vinto, ma i tifosi ci tenevano a veder vincere il Manchester United e noi non siamo stati capaci di accontentarli.”
Marco Antonucci