Nel corso degli anni, fin dalla calda estate del 2009, quando Cristiano Ronaldo decise di lasciare il Manchester United per approdare al Real Madrid, fra noi tifosi Red Devils sono nate due piccole fazioni: una composta da quelli che hanno continuato ad amare e sostenere il fuoriclasse portoghese e un’altra, invece, composta da chi al nostro vecchio numero 7 non ha mai perdonato questa scelta. Col tempo ho maturato un mio pensiero a riguardo e non coincide con nessuna di queste due posizioni.
292 presenze, 118 goal, 3 titoli di FA Premier League, 1 UEFA Champions League, 1 FA Cup, 2 Football League Cup, 2 FA Community Shield e 1 FIFA Club World Cup. Sono numeri che già di per sé “impongono” ad un tifoso del Manchester United di essere quantomeno grato al fuoriclasse portoghese per quanto offerto nei 6 anni trascorsi all’Old Trafford.
Cristiano Ronaldo, che stia simpatico o meno, è indubbiamente uno dei migliori calciatori della storia non solo del nostro club, ma anche della storia del calcio in generale. Lo dicono i numeri, lo dimostrano le immagini, e l’inaspettato successo del Portogallo a UEFA Euro 2016 è soltanto uno dei tanti tasselli che compongono un puzzle di una carriera praticamente perfetta. Quindi, direi che la discussione dal punto di vista tecnico neanche si pone sul valore del giocatore.
Fatta questa doverosa premessa, credo che l’aspetto che, invece, meriterebbe maggior approfondimento è quello riguardante i sentimenti e il modo di porsi nei confronti di Ronaldo da parte di noi tifosi del Manchester United.
Perché, se per un amante del calcio in generale può essere anche piuttosto “naturale” sentirsi legato a leggende come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, per un tifoso l’affezionarsi o meno ad un giocatore comprende anche tanti altri fattori, come – per esempio – il legame che un calciatore mostra nei confronti del proprio club del cuore. Ed è qui che pongo una domanda all’apparenza semplice, ma in realtà anche piuttosto scomoda: Cristiano Ronaldo ha dimostrato davvero di essere legato al Manchester United, tanto da poter essere ritenuto una bandiera?
Sicuramente, a differenza di ciò che sostengono erroneamente molti, Ronaldo non lo si può apostrofare come un traditore perché non ha lasciato questa squadra per approdare in un club rivale, oppure per giocare in un altro club inglese e, nonostante qualche uscita infelice durante la tormentata estate del 2008 (in molti ricorderanno la pessima frase “sono uno schiavo”), non ha mai espresso neanche lontanamente parole cariche di odio, o peggio ancora di disprezzo, nei confronti dello United. Anzi, diverse volte ha anche riservato parole dolci nei nostri confronti.
Però, anche se non si può parlare certamente di Ronaldo come traditore o mercenario, è anche vero che sarebbe inesatto definirlo una nostra bandiera. Cristiano nell’estate del 2009 ha fatto una scelta rispettabile, ma che, inevitabilmente, lo ha portato ad abbandonare quel percorso che, con il tempo, lo avrebbe portato ad essere un simbolo di questo club. Ronaldo ha scelto liberamente di giocare in un’altra squadra e di abbandonare la nostra causa, separando il suo percorso professionale da quello dei Red Devils, con tutte le conseguenze del caso.
Alla fine, quando in futuro si parlerà di Cristiano Ronaldo, per la stragrande maggioranza degli appassionati, il primo club a cui verrà associato il suo nome sarà il Real Madrid, dove ha vinto ben due volte la UEFA Champions League, raggiungendo vette a livello individuale perfino superiori a quelle toccate durante il suo periodo allo United, totalizzando finora la bellezza di 364 goal in sole 348 partite, con tanto di calcio di rigore decisivo realizzato in finale nel derby contro l’Atlético Madrid.
Per quanto qui da noi abbia lasciato ricordi incancellabili, non si può negare che abbia preferito un altro club al nostro, trascorrendo nel club di Madrid anche più anni e fornendo prestazioni perfino superiori. E questo, in modo quasi automatico, lo mette dietro a gente che ha dato la precedenza al nostro club, nonostante la possibilità di giocare anche in altre squadre blasonate.
Quindi, il mio personale parere è il seguente: Cristiano Ronaldo merita di essere rispettato e anche ringraziato per quanto fatto da calciatore del Manchester United, e che sia naturale per molti di noi provare ancora oggi sentimenti positivi nei suoi confronti, ma che sia sbagliato metterlo sullo stesso piano di chi ha fatto la storia di questo club non solo con grandi prestazioni, ma mostrando anche un grande senso di fedeltà e di appartenenza.
Ovviamente, ci tengo a precisare che questo è il mio parere e che ognuno ha e deve avere un proprio modo di tifare il nostro amato Manchester United. Spero solo di aver un po’ chiarito le idee a chi, da tifoso dello United, fa l’errore di pensare che esistono solo due scelte per rapportarsi a Cristiano Ronaldo. Non per forza bisogna amare o disprezzare un giocatore; lo si può anche solo semplicemente rispettare.
Marco Antonucci