José Mourinho applaude i suoi per l’ottima performance fornita nel match contro il Southampton, vinto dal Manchester United per 2-0 grazie ad una doppietta di Zlatan Ibrahimović. Il manager portoghese riserva parole positive anche nei confronti di Paul Labile Pogba.
Intervistato da MUTV nel dopo-gara, il tecnico portoghese ha offerto la propria analisi del match.
Lavoro di squadra
“Sono davvero felice. So che non possiamo giocare per 90 minuti nel modo che vogliamo noi. È impossibile avere questa costanza per 90 minuti. In diversi momenti, per dei lunghi tratti della gara, abbiamo giocato in modo offensivo, come volevamo, e ci siamo difesi in maniera solida con 10 giocatori che tornavano a difendere, non 6, 7 o 8. È stato un lavoro collettivo, quindi sono soddisfatto dei ragazzi.”
L’ottimo esordio di Paul Labile Pogba
“Avrebbe potuto giocare i tempi supplementari! È stato fenomenale ed è stato accompagnato dall’organizzazione, dalla visione di gioco. Marouane Fellaini è stato davvero bravo. Il modo in cui le ali chiudevano gli spazi… Sono davvero felice per l’organizzazione della squadra. A livello individuale tutto è stato superbo e le cose relative alla squadra che [Paul Labile Pogba] ha cercato di fare erano davvero difficili. Quando ho pensato che stavamo perdendo costanza e possesso, ho inserito Ander Herrera per chiudere la porta in difesa.”
Zlatan Ibrahimović ancora decisivo
“Se non segnerà [in qualche gara], il suo contributo sarà comunque evidente perché non potrà segnare ogni settimana. Il modo in cui tiene la palla, il modo in cui punta l’uomo e dà stabilità alla squadra… Credo che lui abbia ancora fatto davvero bene.”
La fantastica prestazione dei terzini
“Luke [Shaw] e Antonio [Valencia] attaccavano quando dovevano attaccare e a livello difensivo sono stati ottimi. Hanno sempre avuto un ottimo supporto dalle nostre ali quando si trattava di chiudere l’avversario.”
Manchester, la sua nuova casa
“I tifosi sono stati assolutamente incredibili! Mi sento totalmente a casa. So di non essere un ragazzo piacevole, non sorrido o non mi agito, ma questo non fa parte della mia natura. Una volta uscito dallo spogliatoio, vivo la mia gara.”
Marco Antonucci