Paul Scholes, fra i tanti fuoriclasse avuti come compagni di squadra nella sua stellare carriera al Manchester United, sceglie Ryan Giggs come il miglior giocatore con cui abbia mai giocato. Il leggendario centrocampista inglese ha anche parlato del mancato arrivo di Ronaldinho e dell’avversario più difficile mai affrontato.
In un’intervista rilasciata tempo fa a Republik of Mancunia, Scholesy ha parlato di tre temi piuttosto interessanti, partendo dal mancato approdo di Ronaldinho all’Old Trafford, sfumato nell’ormai lontano 2003.
“Penso che Ronaldinho sia stato davvero vicino in un periodo. Penso che, se fosse arrivato, mi sarebbe piaciuto giocare con lui”, ha dichiarato Scholes. “Era straordinario.”
“Mi ricordo quell’anno, eravamo nel tour pre-season e sembrava che stesse per firmare per noi e alla fine finì per firmare per il Barcelona, e giocammo proprio contro il Barcelona in quel tour pre-season.”
“Dato che non aveva firmato per noi, avremmo voluto fermarlo e prenderlo a calci, ma era difficile avvicinarsi a lui. Giocatore straordinario, che mi sarebbe piaciuto vederlo [allo United], ma non è accaduto.”
Nonostante il mancato arrivo dell’asso brasiliano, Scholes ha potuto certamente consolarsi giocando con tanti fuoriclasse durante la sua illustre carriera come, ad esempio, giocatori del calibro di Eric Cantona, Cristiano Ronaldo, Wayne Rooney, David Beckham e Roy Keane.
Ma, fra tutte le stelle avute dal Manchester United come compagni di squadra, sceglie come miglior giocatore un altro prodotto della leggendaria Class of ’92: Ryan Giggs.
“Ho giocato con diversi giocatori straordinari, tanti giocatori straordinari, ma Ryan [Giggs] era quello in grado di trascinare tutti. Bastava dargli la palla, specialmente nelle grandi notti europee, e solitamente superava cinque o sei uomini, facendo scaldare il pubblico.”
“Anche la durata della sua carriera è stata speciale, non solo per la qualità, ma anche per il fatto che abbia giocato vent’anni e passa a centrocampo… A questi livelli. È stato incredibile, un fenomeno!”
Dovendo, invece, scegliere l’avversario più forte mai affrontato, Scholes fa il nome di Patrick Vieira, pilastro dell’Arsenal che, fra la fine degli anni ’90 e la prima parte degli anni 2000, fu la principale rivale del Manchester United.
“Volevo vincere ogni partita. Non mi importava chi ci fosse nell’altra squadra”, ha aggiunto. “Non c’è mai stata antipatia per qualcuno, davvero.
“[Patrick] Vieira aveva le gambe più lunghe al Mondo, aveva una grossa massa, poteva anche correre; è sempre stato difficile giocarci contro. Sono stati dei bei giorni.”
Marco Antonucci