Nel giorno del 60° anniversario della tragedia di Monaco di Baviera, Sir Alex Ferguson rende omaggio ai leggendari Busby Babes e dichiara di aver costruito la sua era vincente ispirandosi alla politica giovanile lanciata nel Manchester United dal grande Sir Matt Busby.
Il più grande manager di tutti i tempi, lasciando una lunga intervista a United Review, ha raccontato come ha vissuto il giorno della tragedia e come le persone dell’epoca abbiano accolto la triste notizia proveniente dalla Germania, che scosse non solo gli appassionati di calcio, ma anche tante persone non strettamente legate al mondo dello sport.
Ecco l’intervista integrale rilasciata dal leggendario Sir Alex Ferguson:
“Il giorno del disastro aereo di Monaco di Baviera, stavo studiando in libreria per i miei esami. Avevo l’abitudine di allenarmi due o tre sere a settimana con il Queen’s Park, quindi, dopo aver finito di studiare, andai al campo di allenamento, ma lì, una volta arrivato, vidi che le persone stavano piangendo. Si trattava di uomini maturi. C’era molto dolore nello spogliatoio, tanto che annullarono l’allenamento quella sera. Sono sicuro che tutto il popolo di Manchester si sentisse così, e Matt Busby era molto popolare fra la gente scozzese, quindi l’evento fu molto sentito anche lì.
Avevo visto giocare il Manchester United nella Coronation Cup nel 1953. Si tenne a Glasgow per celebrare l’incoronazione della Regina, e vide la partecipazione di quattro squadre inglesi e quattro squadre scozzesi. Andai a vedere lo United contro i Rangers. Quello United era composto in gran parte da elementi che avevano fatto parte della squadra vincitrice della FA Cup del 1948 – come Jack Rowley, Stan Pearson, Jack Crompton – mentre sulla sinistra c’era Roger Byrne, e presto la squadra sarebbe stata piena di giovani giocatori come lo era Roger.
Non molto tempo dopo, non si restò attratti solo dal fatto che Matt Busby era il manager di quella squadra, ma soprattutto per il fatto che i Busby Babes riuscirono a raggiungere inaspettatamente le semifinali di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid. Non fecero affatto male; furono fantastici, nonostante si trattasse della loro prima esperienza in Europa.
La filosofia e la convinzione di produrre dei giovani giocatori per farli giocare nel Manchester United fu una cosa importante all’epoca. La squadra che vinse la finale di FA Cup del 1948 era matura, non c’erano dei ragazzi molto giovani, ma sette anni dopo Matt [Busby] e Jimmy Murphy si ritrovarono una formazione piena di questi giovani giocatori da far giocare insieme. Ci vuole una persona coraggiosa per fare ciò.Questo è un settore del tutto incentrato sui risultati, ed è per questo che la maggior parte dei manager fanno affidamento sulla prima squadra per mantenere il proprio lavoro, e non c’è assolutamente nessuna compunzione a riguardo; è un dato di fatto. Costruire una squadra di calcio attraverso i giovani è la cosa più coraggiosa che si possa fare e, in realtà, è anche quella più giusta da fare perché, una volta creata una base, puoi farci affidamento per diversi anni.
Matt [Busby] non mi ha mai parlato di Monaco di Baviera, ma mi ha parlato di Duncan Edwards, David Pegg, Eddie Colman e di tutti i ragazzi scomparsi. Colui che me ne ha parlato molto è stato Jimmy Murphy. Jimmy fece un po’ di scouting per me e ha sempre parlato molto apertamente dei Busby Babes. Aveva sempre una lacrima agli occhi alla fine della discussione perché era una persona molto emotiva.
Quando ero manager del Manchester United, i Busby Babes sono sempre stati un punto di riferimento per noi, in termini di convinzione e di fiducia riguardo a ciò che i giovani possono fare e nel costruire una base fedele partendo da loro. Non solo, i Busby Babes hanno fatto anche la storia del Manchester United, senza dubbio. Ok, c’era già stata la vittoria della FA Cup del 1948 e qualche altro successo nel lontano passato, ma in realtà la storia scritta da Matt insieme a quei giovani giocatori rappresenta la vera storia del Manchester United. Dieci anni dopo, Matt vinse la Coppa dei Campioni seguendo la stessa filosofia, utilizzando dei giocatori prodotti dal club, oltre a Paddy Crerand e Alex Stepney [che furono acquistati da altre squadre]. Fu incredibile.
I Busby Babes sono ciò che rende questo club fantasticamente romantico, per il modo in cui hanno giocato e per aver creato questa lunga tradizione che vede il club puntare sui giovani. Lo spirito del club è stato creato da tutti questi giovani giocatori.”
Marco Antonucci