L’allenatore del Manchester United ha dato il sul verdetto sulla vittoria per 2-1 all’Old Trafford contro il Liverpool nell’intervista postpartita.
La vittoria sui rivali storici è arrivata nonostante le assenze di Pogba, infortunatosi nella vigilia, ed Anthony Martial.
Dopo l’estenuante vittoria con il Crystal Palace dello scorso lunedi, lo United sembra consolidare, così, il suo secondo posto, dietro il Manchester City.
SULLA PERFORMANCE COLLETTIVA
“Un risultato perfetto. Tre punti ed una prestazione impeccabile. Soprattutto per il modo in cui è andata evolvendosi la partita nel primo tempo, ci ha permesso di essere subito diretti e aggressivi. Quel tentativo di Mata sarebbe stato un goal fantastico. Contro una squara come il Liverpool, dominante nel secondo tempo, è servita una performance di forza e intensità, per segnare quando possibile. David De Gea, protagonista di alcune grandi parate di recente, oggi non è stato quasi mai chiamato in causa.”
DAL PUNTO DI VISTA TATTICO
“Abbiamo voluto dare ai giocatori diverse opzioni tra le quali spaziare. Non sono un tipo di allenatore schematico, nel senso che A deve passare a B, B deve pasare a C e così via. Io preferisco che siano i giocatori a decidere. Oggi avevamo l’opzione McTominay sulle palle lunghe e a giocare largo su Robertson. Lukaku sapeva,invece, di poter essere dominante su Lovren.”
SULLA SOSTITUZIONE DI RASHFORD
“Avevo quasi temuto che avesse potuto avere un cartellino rosso nel secondo tempo per via di un commento di Gary Neville su Sky! Per come si era messa la partita, con numerosi giocatori nelle posizioni centrali,ho scelto di rimpiazzarlo con qualcuno che avrebbe potuto fare fallo su Alexander-Armold e tenere palla nell’area avversaria.I fan possono reagire come meglio credono ma mi dispiace solo che ci sia stato McTominay di mezzo.”
BAILLY NUOVAMENTE INFORTUNATO?
“Non lo so. Ha giocato una partita straordinaria. Ha mostrato un grande spirito di reazione dopo l’autogoal, specie di ritorno da un infortunio. Amiamo la sua forza d’animo!
PER CONCLUDERE
“Sinceramente, sono un pò stanco. Martedi giocheremo col Siviglia. Ma oggi abbiamo vinto, una vittoria importante, tre punti, godiamocela.”
Maria Russo
Ricardo Carvalho, Terry, Balotelli e Varane são alguns exemplos de jovens que mereceram a confiança de Mou. Uns atingiram o topo, outros não, mas isso depende do jogador. Nem Wenger, que é para mim um mestre na formação, consegue garantir que todos os jovens tenham grandes carreiras. E mesmo no United ele tem dado tempo de jogo a Rashford, Martial, McTominay e Lingard. Em relação aos criativos que renderam com ele, assim de cabeça lembro-me de Maniche, Deco, Robben, Sneijder, Özil e Lingard. Também apostou com sucesso em avançados relativamente desconhecidos como Derlei, Drogba ou Milito. Claro que no final Mourinho quer é ganhar e para isso não se importa de abrir os cordões à bolsa, reforçando-se seriamente e tapando um bocado os mais novos do plantel, mas ganhou injustamente a fama de não apostar na formação. Em todos os clubes por onde passou deu sempre oportunidades aos jovens, cabe depois a esses jovens convencerem Mou que merecem continuar como titulares. No entanto, concordo com De Boer num aspecto, Mourinho senta jogadores com facilidade. Mas que treinador exigente não o faz?