E così ci ritroviamo già alle battute finali di questo Mondiale che tra un colpo di scena e l’altro, sembra essere giunto al termine in un battito di ciglia.
Un traffico di destini paralleli sfreccia in queste giornate tra i cieli, con Mourinho tornato ufficialmente a lavoro coi reduci che, per forza di cose, non hanno preso parte a Russia 2018, quali Sánchez, Shaw o Herrera e il mercato che, dopo la finale di domenica, prenderà ancor più il sopravvento.
La finale di domenica, a proposito, Mosca, ore 17.00, a contendersi la coppa che ogni squadra ha provato a conquistare con onore, fino a quando non c’era scritta la parola “fine”, saranno, in barba a tanti pronostici, Francia e Croazia.
Eliminate a sorpresa, ma neanche troppa, l’Inghilterra dei golden boys, che subito dopo aver incerottato il cuore spezzato per la sconfitta, ha già iniziato a puntare alla finale di Wembley degli Euro2020, e il Belgio con la sua generazione d’oro, che se ne va con quel pizzico d’amaro in bocca in più, per il rimpianto della mancata consacrazione di un gruppo che difficilmente potrebbe ripetersi, considerata la storia.
Eppure, quando si tratta di calcio, la storia sa anche farsi da parte e prendersi le sue rivincite. É una finale dal sapore di riscatto sociale, quella che si é conquistata la Croazia sul campo, trascinata dal fuoriclasse silenzioso Luka Modrić, circondato da una schiera di stelle che militano nei maggiori campionati,che lavorano a testa bassa ma sanno esultare rumorosamente quando é il momento.
E ieri lo é stato, il loro momento, dopo aver eliminato i Lions di Southgate, mandando in frantumi anche per questa volta il mito di “It’s coming home” .
E chi lo sa se Domenica potrà essere anche il momento di brillare per Paul Pogba, unica stella rimasta a rappresentare il panorama United. Il Peter Pan parigino sta dando prove di maturità nel centrocampo di Deschamps, facendo da faro al talento luminosissimo del 19enne Mbappé.
Anche contro il Belgio, altra ottima prova del francese in forza allo United, finalmente i complimenti di nomi di rilievo iniziano a far più voce delle critiche ed è sul campo che Pogba sta parlando.
Anzi, sono i dati della sua ultima partita a parlare per lui:
100% recuperi, 90% passaggi riusciti, 4 contrasti vinti, 3 occasioni create, 3 duelli aerei vinti, 2 falli conquistati, 2 rinvii, 1 tiro.
In qualità di Red Army Italy, saremo un tantino in contraddizione sulla questione tifo.
Supportare l’unico dei nostri nella missione decisiva, pur violando il codice dell’italiano perfetto, che tiferà a priori contro la Francia, oppure cavalcare il mito della squadra che parte da sfavorita, con mezza Serie A nella propria rosa e che potrebbe fare la storia nella sua prima finale giocata in assoluto.
Maria Russo