Ole Gunnar Solskjær è comprensibilmente soddisfatto dopo l’eccellente performance in casa dell’Arsenal nella Emirates FA Cup, dove il suo Manchester United ha ottenuto l’ottavo successo di fila e il pass per gli ottavi di finale della competizione. Il manager norvegese sente ripagata a pieno la sua fiducia nella squadra.
Le sue scelte per il match dell’Emirates Stadium si sono rivelate ancora una volta decisive, a partire dall’idea di proporre titolari Alexis Sánchez, Romelu Lukaku e Sergio Romero, pur lasciando fuori gente come Marcus Rashford, Jesse Lingard e David de Gea.
Ecco i passaggi chiave delle interviste post-match di Solskjær, rilasciate alla BBC, a MUTV e in conferenza stampa.
Fiducia in tutti i giocatori
“Avere degli ottimi giocatori aiuta, ma è anche difficile dover lasciare fuori alcuni di loro e sarebbe facile mettere sempre in formazione alcuni. È difficile perché basti pensare che abbiamo il miglior portiere al Mondo, David [de Gea]. Dovevo lasciarlo in formazione solo perché si trattava di un big match? No, perché bisogna avere fiducia in ogni giocatore in questo club.”
Atteggiamento fantastico
“È stata una conclusione fantastica [da parte di Alexis Sánchez sul primo goal] e, devo dire, un grande passaggio da parte di Rom [Romelu Lukaku]. Prima del goal, avevo appena detto: ‘Rom, dovresti stare in area!”, ha aggiunto ridendo. “Ma, poi, ha fatto un passaggio fantastico. Il secondo e il terzo goal sono stati dei classici contropiedi del Manchester United. Dovevamo difenderci attentamente – cosa che abbiamo fatto oggi – e avevamo una struttura difensiva migliore rispetto a quella avuta contro il Tottenham.”
Fatti passi in avanti
“La struttura difensiva è stata decisamente migliore rispetto alla partita con il Tottenham, dove abbiamo concesso molto e dove siamo stati salvati da David [de Gea]. Questa sera Sergio [Romero] ha compiuto una parata fantastica ad inizio secondo tempo, ma abbiamo lavorato duramente su diverse cose questa settimana perché dobbbiamo difenderci correttamente contro le grandi squadre. Questo è un grande passo in avanti per noi come squadra.”
I contropiedi si sono ispirati a quelli delle sfide passate contro l’Arsenal
“Se si guarda la storia delle sfide contro l’Arsenal, i contropiedi sono un classico di questa sfida. Ricordo il goal che ho segnato nel 1997 dopo esserci difesi su un corner; Giggsy [Ryan Giggs] l’ha passata a Karel [Poborský], poi quest’ultimo a Andy [Cole] e lui l’ha passata a me. Tutti conoscono l’ormai famoso goal in Champions League [del 2009] con Ji [Park Ji-sung], Cristiano [Ronaldo] e Wayne [Rooney] che si sono lanciati all’attacco. Ci sono stati diversi esempi a riguardo nella storia delle sfide contro l’Arsenal e abbiamo mostrato [ai giocatori] dei video.”
La scelta di schierare Romelu Lukaku a destra
“Rom aveva già giocato lì per il Belgio e per l’Everton, proprio contro l’Arsenal qualche anno fa, e ha giocato in quella posizione anche contro il Brasile nella Coppa del Mondo, quindi questa è una delle tattiche che possiamo usare. Sappiamo quanto sia bravo sui cross sul palo più lontano, cosa che non siamo riusciti a fornirgli stasera, ma ha tenuto bene palla e ha corso bene nello spazio e il suo è stato un passaggio fantastico per il goal di Alexis [Sánchez].”
Alexis Sánchez continua a migliorare
“Più fiducia riponi in te stesso come giocatore, più hai voglia di andare in campo, allenarti, lavorare duro e più riesci a trovare ancora più fiducia nei tuoi mezzi. È stato infortunato di recente, quindi è stato bello vederlo giocare stasera per 65/70 minuti e può solo migliorare d’ora in poi, e credo che lui lo sappia.”
Jesse Lingard, giocatore da grandi partite
“Ha dimostrato di esserlo con l’Inghilterra e lo ha dimostrato anche con noi. Segna spesso dei goal ed è qualcuno che non esitiamo a mettere in formazione. È cresciuto nella nostra Academy, quindi sa cosa significa [giocare per il Manchester United], conosce la nostra storia, sa tutto del club e lo adoriamo.”
I giocatori sembrano felici
“Il modo in cui i giocatori hanno festeggiato dimostra che sono felici. Potrebbe trattarsi del tuo ultimo goal, quindi bisogna festeggiare ogni marcatura come se fosse l’ultima.”
Marco Antonucci