Ole Gunnar Solskjær è il ritratto della felicità dopo l’epica impresa contro il Paris Saint-Germain, dicendosi soddisfatto per la perfetta riuscita del suo piano tattico e asserendo che, a questo punto, il Manchester United può ambire a vincere la UEFA Champions League.
Dopo essere diventata la prima squadra della storia della massima competizione europea capace di qualificarsi dopo aver perso con due goal di scarto il match d’andata in casa, lo United appare concretamente come una delle più accreditate outsider in grado di arrivare fino in fondo e di alzare la coppa dalle grandi orecchie.
Ne è convinto soprattutto il caretaker manager dei Red Devils, che può godersi il suo nono successo su altrettante partite giocate in trasferta e una rimonta destinata a restare nella storia. Ecco i passaggi chiave della sua intervista post-match a BT Sport.
Il piano tattico ha funzionato
“Ci crediamo sempre, questo è il fatto. Abbiamo preparato il nostro piano tattico. Non si trattava di tenere palla e di non farli giocare. Se dai troppo spazio e troppo tempo a questa squadra, con [Kylian] Mbappé, abbiamo visto in un paio di occasioni nel primo tempo cosa può accadere. Il piano era quello di segnare il primo goal ed essere ancora in partita a 5 o 10 minuti dalla fine ed è quello che è successo. Speravamo nella fede dei ragazzi. Ovviamente, abbiamo fatto una bella partenza. Abbiamo impostato il nostro piano [tattico] per segnare il primo goal. Non ci aspettavamo arrivasse dopo due minuti, ma ciò ha reso la gara più aperta per noi. Volevamo segnare molti goal in partita.”
La freddezza di Marcus Rashford
“Ci sono sempre dei dubbi. Mi trovavo in Champions League con il Molde e ottenemmo un rigore all’ultimo minuto contro il Basel e il mio giocatore lo sbagliò e fummo eliminati. Normalmente, i rigori li tira Paul [Labile Pogba]. [Marcus] Rashford ha 21 anni e c’era molta pressione sul ragazzo, ma non era nervoso. È stato coraggioso. Lui e Rom [Romelu Lukaku] sono stati fantastici stasera.”
L’Ajax ci ha ispirati
“È la Champions League. Questo è l’effetto che fa. Abbiamo visto ieri Real Madrid v Ajax. Il nostro discorso alla squadra si è basato su questa partita. Probabilmente, anche il loro discorso di squadra. L’anno scorso stava quasi accadendo [la stessa cosa] in Real Madrid v Juventus, l’anno prima è successo al Paris [Saint-Germain] contro il Barcelona. Abbiamo sempre saputo che era possibile e in questo club siamo abituati a queste cose. Questo è semplicemente il Man United.”
I giovani Tahith Chong e Mason Greenwood hanno trasmesso energia alla squadra
“C’è sempre qualche dubbio a livello mentale, perché [il PSG] ha già vissuto questa esperienza. Noi ci siamo riusciti in un modo diverso, abbiamo vinto la partita negli ultimi minuti e, naturalmente, i nostri giocatori erano giovani, freschi e i due giovani entrati in campo hanno dato più energia mentre avevamo bisogno di quel goal.”
La tensione al momento del VAR
“No, non l’ho visto [l’episodio del rigore in televisione]. Ho cercato di calmare tutti e di farli sedere perché l’arbitro, ovviamente, doveva prendere una decisione molto, molto importante. Il mio staff diceva che era evidente [il fallo di mano]. Era chiaro già in apparenza che fosse rigore.”
La felicità di incontrare Sir Alex Ferguson nel dopo-gara
“Ora non si può conversare. C’è troppo rumore. C’è una fantastica atmosfera, ovviamente, ed è stato bello vedere il Boss qui.”
Il Manchester United può vincere la Champions League?
“Certo, pensiamo di poter arrivare fino in fondo, ma dobbiamo semplicemente aspettare il sorteggio e prendere la partita come viene adesso. Abbiamo avuto un sacco di infortuni e delle squalifiche, ma oggi, forse, è stata una cosa buona. Era una squadra fresca, con molta energia, e sapevamo che dovevamo difenderci, essere abbastanza umili da lavorare sodo ed è quello che abbiamo fatto.”
Marco Antonucci