Visibilmente emozionato, ma al tempo stesso determinato e carico, Ole Gunnar Solskjær ha rilasciato la sua prima conferenza stampa da manager a tempo pieno del Manchester United, toccando diversi temi interessanti: dalle mosse di mercato alla situazione rinnovi, dal rapporto con i giocatori a quello con la dirigenza, dagli obiettivi a breve e lungo termine al tipo di staff che intende avere con sé.
“Sapete che le persone, quando ottengono un nuovo lavoro, solitamente dicono di averlo sempre sognato e che sognavano di giocare o di allenare quel club… Non è mai stato così vero come nel mio caso”, ha esordito Solskjær nella conferenza stampa di presentazione come manager dello United.
“Questo è sempre stato il mio grande sogno. Forse, un sogno ingenuo, ma nella mia mente c’è sempre stato il sogno di avere questa responsabilità in questa grande, importante famiglia che è questo club. Mi sento onorato e privilegiato di avere questa fantastica responsabilità.”
Poi, rispondendo a un reporter che – giocando sulla frase dell’ormai iconico coro Ole’s at the Wheel – gli ha chiesto quanto si senta orgoglioso di essere al timone del club, Ole ha aggiunto: “Non credo che la parola orgoglioso sia quella giusta. Sono felice, sono onorato perché è un nuovo inizio. È l’inizio di qualcosa di nuovo. Adesso inizia la parte dura, ma anche divertente del lavoro.”
“Sarò semplicemente me stesso, come sempre. Conosco le aspettative del club, le tradizioni del club e la storia che abbiamo. Ovviamente, voglio sollevare dei trofei. Non vedo l’ora di lavorare per migliorare questo grande gruppo di giocatori perché è una squadra con un grande potenziale.”
“Abbiamo lavorato per tre mesi e i miglioramenti sono visibili a tutti. Siamo consapevoli di poter migliorare ancora di più e che abbiamo una lunga strada da percorrere.”
Solskjær ha, poi, parlato degli obiettivi a breve da raggiungere in questa stagione e sui possibili movimenti in fase di calciomercato, lasciando intendere di essere stato già in contatto con alcuni agenti e che le trattative di rinnovo per i contratti di David de Gea e di Marcus Rashford sono in fase avanzata.
“Naturalmente, quando ho ottenuto il lavoro, eravamo a 11 punti dal quarto posto e ora abbiamo la grande occasione di andare nella top 4 o, addirittura, nella top 3. Questi sono gli obiettivi a breve termine riguardanti il campionato”, ha aggiunto. “La Premier League è vitale per noi.”
“Ovviamente, abbiamo discusso su come guidare il club [sul mercato]. Questo non significa che abbiamo discusso su una precisa quantità di denaro o sulla quantità dei giocatori [da acquistare], ci siederemo con calma e ne parleremo, ma adesso è più facile essere chiari su ciò che c’è da fare. Faremo diverse operazioni questa estate.”
“Il richiamo della Champions League è importante per alcuni giocatori, ma si sa che, se giochi per il Manchester United e firmi un contratto di quattro o cinque anni, ti ritroverai a giocare in Champions League [prima o poi].”
“Siamo in un’ottima posizione per poter andare in Champions League, ma niente sarà deciso prima del 12 Maggio. Probabilmente, dovremo portare avanti le trattative prima di allora con i giocatori in entrata e con chi avrà intenzione di restare.”
“Ripeto che adoro il gruppo di giocatori con i quali lavoro e il mio obiettivo, a breve termine, è lavorare sul potenziale di chi abbiamo attualmente in squadra”, ha proseguito l’allenatore norvegese.
“Sapere già chi sarà il manager nella prossima stagione è utile per qualsiasi giocatore per decidere dove giocare. Ci sono un paio di giocatori con i quali siamo in trattativa e speriamo di riuscire a metterci d’accordo sul loro futuro.”
“Dunque, si è scritto molto a riguardo e sono stato in contatto con diversi agenti che vorrebbero far venire qui i propri giocatori e, quando decideremo cosa fare, proveremo ad acquistare chi vogliamo prima della fase pre-stagionale.”
Poi, alla domanda se abbia parlato con Sir Alex Ferguson dopo essere stato scelto come manager dello United, Ole ha replicato: “Sì, ho parlato con lui. Non parlerò di cosa abbiamo discusso, ma è una delle prime telefonate che ho fatto quando le cose sono state, più o meno, decise.”
Solskjær ha parlato dei cambiamenti apportati da quando ha assunto il controllo del club, dicendo di aver semplicemente provato a dare alla sua squadra un motivo per sorridere e per credere di più in sé stessa.
“Quello che abbiamo fatto… Sono arrivato e ho provato a far uscire il sorriso sul volto delle persone”, ha dichiarato ai reporter. “Sia che lo si faccia vincendo o parlando [ai giocatori] o avendo degli incontri, si tratta di dover creare un ambiente di cui tutti vogliono far parte.”
“Ho dato loro delle responsabilità e la libertà di esprimere liberamente il meglio di sé stessi. Siamo stati fortunati e abbiamo vinto le prime partite, e ciò ci ha aiutati. Da attaccante, sono sempre stato ottimista e, guardandomi indietro, so cosa si prova quando si diventa campioni e questi giocatori non vedono l’ora di provare le stesse sensazioni che provai io.”
Alla domanda se senta ancora di più la pressione ora che ha ottenuto il ruolo a tempo pieno, ha specificato: “Continua a non trattarsi soltanto di me. Siamo una squadra. Lo staff è stato fantastico e ho potuto contare sul grande sostegno della proprietà e di Ed [Woodward].”
“La comunicazione è importante. I giocatori sono stati fantastici e i tifosi hanno reso incredibili questi tre mesi, ma ora tocca a noi continuare a fare dei progressi perché sappiamo c’è ancora molto da migliorare.”
“Tutto verrà fatto passo dopo passo, non bisogna fare dei cambi radicali. Non vedo l’ora di affrontare la pre-season insieme [alla squadra] con un modo diverso di giocare e con dei metodi diversi di allenamento.”
“Il Manchester United è un club importante, con tanta tradizione, e qui le cose si fanno passo dopo passo mettendo le persone giuste al posto giusto. Non possiamo lamentarci, è un club gestito in maniera fantastica.”
Solskjær ha discusso anche degli obiettivi a lungo termine, fra i quali quello di tornare a vincere la Premier League.
“Ci aspettiamo di sollevare al cielo il trofeo della Premier League, cosa che eravamo soliti fare [in passato] e che abbiamo fatto molte volte”, ha aggiunto.
“Non accadrà da un giorno all’altro, recuperando 15, 16 o 17 punti sulle squadre attualmente in testa. So che torneremo a vincere, ma è una cosa che torneremo a fare passo dopo passo.”
“Il giorno in cui lascerò, spero di farlo con il sorriso in volto e dopo aver fatto trascorrere ai tifosi dei periodi bellissimi. Sarò sempre me stesso, non cambierò; sarò sempre un ragazzo ottimista e positivo, a partire già da domani.”
Infine, Solskjær ha lasciato intendere che farà di tutto per mantenere lo staff attuale anche nella prossima stagione, sottolineando l’importanza di una figura come quella di Mike Phelan.
“Mike [Phelan] è una figura chiave del nostro assetto e [lui e il club] stanno discutendo fra loro”, ha aggiunto. “Ho espresso la mia opinione [alla dirigenza] e spero che lo staff continui ad avere l’assetto attuale.”
“Non voglio apportare modifiche, quindi spero che sarà lo stesso [anche nella prossima stagione].”
Marco Antonucci