Il vulcanico Roy Keane non le manda a dire ai giocatori del Manchester United, definendo molti di loro come dei “bluffatori” e ritenendoli privi sia di leadership che dei requisiti giusti per riportare il club ai vecchi fasti.
Dopo la sconfitta nel derby con il Manchester City, l’ex centrocampista irlandese – restando fedele al suo inconfondibile stile – è parso un fiume in piena nei confronti dei calciatori Red Devils, in particolare in quelli di Paul Labile Pogba.
Keane sente che il francese è ben lontano dai livelli raggiunti in altri momenti della sua carriera e dall’esprimere a pieno il proprio potenziale, incolpandolo per il suo scarso stato di forma negli ultimi mesi.
“È un ragazzo di talento, ma ci ritroviamo a dire le stesse cose più e più volte. Abbiamo visto numerose partite dove non corre o non rientra per difendere”, ha dichiarato nel dopo-gara di ieri a Sky Sports. “È un grande problema per lo United.”
“Graeme [Souness] prima diceva che bisogna avere dei bravi giocatori d’esperienza nella propria squadra. Lui è un giocatore d’esperienza, ha giocato in competizioni importanti e ha vinto dei trofei importanti, [ma] non credo stia dando l’esempio da quel che vedo.”
“Non so come si comporti sul campo di allenamento o quando la squadra è in viaggio, ma questo è ciò che vedo. Ha parlato di linguaggio del corpo e di orgoglio [nell’intervista prima della gara], ma non è ciò che vedo nelle sue performance. I miei occhi non mentono.”
Il capitano più vincente della storia del Manchester United ha anche dato un giudizio altrettanto spietato nei confronti della squadra in generale, dicendosi preoccupato dalla possibilità che Ole Gunnar Solskjær venga boicottato dai suoi stessi giocatori.
“Mi hanno sempre incuriosito i commenti dopo le partite, quando dicono: ‘saremo pronti per la prossima partita’. Dovresti esserlo per ogni partita; non importa se giochi per il Man United o l’Altrincham. Devi farti trovare pronto per ogni gara”, ha aggiunto.
“Non mi lascio illudere dalle parole di questo gruppo di giocatori. Sono gli stessi che hanno gettato [José] Mourinho sotto al bus e faranno esattamente lo stesso con Ole [Gunnar Solskjær]. Ci sono troppi bluffatori in questo club per sperare che lo United torni al top. Anche il fatto che stiamo parlando del Man United che punta ad arrivare quarto mostra come gli standard siano cambiati sia dentro che fuori dal campo.”
“In difesa dei giocatori dello United – ed è facile sedersi in questo studio ed essere critici – c’è da dire che probabilmente hanno poca fiducia. Ma hanno una lunga strada da percorrere”, ha proseguito Keane.
“Abbiamo parlato di leader e di giocatori di carattere, non penso che ne abbiano abbastanza [in squadra]. I giovani hanno bisogno di esempi nel club e questo è il grande punto interrogativo.”
“Le persone parlano delle squadre in cui ho giocato e, quando ero io il capitano, sono stato molto fortunato, ma non c’è bisogno di indossare una fascia per essere un leader. Avevamo uno spogliatoio molto forte.”
“La gente continua a parlare dei giocatori moderni e dei giocatori che non si assumono le proprie responsabilità, ma per me questa è la più grande preoccupazione del Manchester United. Penso che ci siano dei giocatori di talento, ma chi li guiderà? Chi li aiuterà a superare questo periodo difficile? Non c’è una soluzione rapida.”
Marco Antonucci