Il giovane Daniel James è pieno di gioia dopo il suo ottimo debutto da giocatore del Manchester United, che lo ha visto entrare a partita in corso e segnare il goal del definitivo 4-0 contro il Chelsea.
Il numero 21 dei Red Devils si sente orgoglioso per la sua prima partita all’Old Trafford, non nascondendo una certa emozione per la presenza anche della sua famiglia in tribuna. Il talento gallese, però, sente che quello di ieri è stato soltanto l’inizio.
Ecco la serie di domande alle quali ha risposto in un’esclusiva intervista post-partita, rilasciata a MUTV:
Lo sognavi così il tuo debutto?
“Beh, penso proprio di sì. Non ho ancora realizzato ciò che è successo; entrare dalla panchina, per poi segnare al mio debutto in un posto come questo è un sogno che diventa realtà.”
Come ti sentivi quando sei entrato in campo?
“Mi sentivo eccitato. Non direi nervoso. Sono entrato quando eravamo già sul 3-0, quindi dovevo soltanto andare in campo e divertirmi, mostrando alle persone perché mi trovo qui. E così è stato. Sul 3-0, puntavamo sempre al contropiede e questo si adatta molto al mio gioco. Entrare in campo e segnare [al debutto] era una cosa inimmaginabile.”
Quando ti è capitata l’occasione, ti sentivi carico?
“Quando ho provato il primo tocco, alcune persone avrebbero potuto dire che sembravo impacciato, ma la palla si era allontanata un po’ da me. Per fortuna, poiché credo che, altrimenti, il difensore l’avrebbe bloccata. Ma, non appena l’ho colpita, è finita in rete ed è stata pura emozione per me. Sono felice.”
Segnare all’Old Trafford è stato come ti aspettavi?
“È stato sicuramente all’altezza delle mie aspettative. C’era un’atmosfera fantastica quando sono entrato. I tifosi sono stati fantastici, non hanno mai smesso di sostenerci durante la partita e segnare qui è un sogno che si realizza.”
La tua famiglia deve sentirsi molto orgogliosa di te…
“Sì, si sentono decisamente orgogliosi di me. Erano in tribuna oggi, non sapevo dove fossero, ho cercato di trovarli, ma era difficile trovarli in mezzo a così tanti tifosi. Come ho detto prima, era una cosa inimmaginabile sia per loro che per me. Essere qui è un onore per me.”
Questo è soltanto l’inizio per te, vero?
“Sì, assolutamente. Non sono partito titolare oggi, ma non è qualcosa che mi ha infastidito. Dovevo solo farmi trovare pronto e penso che tutti abbiamo avuto un ruolo nella vittoria. Quando sono entrato, ho giocato sia a destra che a sinistra. Mi piace fare entrambe le cose. Sapevo che sarebbero arrivati dei contropiedi, quindi si trattava soltanto di essere nel posto giusto al momento giusto. Per fortuna, lo sono stato. So che la deviazione è stata un po’ fortunata, ma oggi mi ha ripagato [di tutto l’impegno che ci ho messo].”
Marco Antonucci