Il Manchester United di Sir Alex Ferguson e i Chicago Bulls di Michael Jordan sono state le due squadre più iconiche degli anni ’90, venendo definite da alcuni come le migliori di sempre. Il manager Ole Gunnar Solskjær – che di quello United fu uno dei protagonisti – è convinto che le due squadre avessero molti punti in comune.
Di recente, grazie alla serie TV di successo The Last Dance, è tornata alla ribalta quella che è stata la squadra di basketball più forte di ogni epoca, capace di conquistare ben 6 titoli NBA e di dar vita a delle partite epiche quanto quelle dei Red Devils di quegli anni, vincendo spesso all’ultimo respiro e in modi altrettanto incredibili.
Un team guidato in campo dal più grande cestista di sempre, Michael Jordan, e in panchina da un mostro sacro come Phil Jackson, una figura molto simile al nostro grande Sir Alex Ferguson, in grado di vincere anche altri 5 titoli NBA con i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant.
“Non si può restare in attesa [senza far niente]”, ha risposto Solskjær ad una domanda riguardo le sue attività durante il lockdown nel programma Football Focus della BBC. “Si pensa sempre al calcio, non ci si ferma mai, e – che tu abbia o meno un lavoro in quel mondo – il tuo pensiero ricadrà sempre sul calcio, gli dedicherai sempre del tempo.”
26 Maggio 1999: il Manchester United festeggia la UEFA Champions League e lo storico Treble
“Non credo di aver fatto niente di diverso da quello che fanno gli altri. Guardi la TV, guardi le serie TV, devi [anche] staccare dal calcio. C’è Netflix, c’è The Last Dance con Michael Jordan!”
“Mi ha riportato indietro a quando ero ancora un giocatore e alla grande squadra di cui facevo parte con Sir Alex [Ferguson]. Michael Jordan, come leader, ti ricorda subito Roy Keane. Vedendo quella squadra, ho notato tante somiglianze con quella che era la mia. È stato stimolante e bello da vedere.”