Esattamente 25 anni fa, il 17 Agosto 1996, un giovane David Beckham segnò uno dei goal più iconici della storia del Manchester United e della Premier League, lanciando definitivamente la propria carriera nel grande calcio. Dietro a quella rete c’è, però, una storia abbastanza curiosa riguardante gli scarpini utilizzati, che erano in realtà destinati ad un altro giocatore…
Arrivati nei minuti finali di una partita che sembrava non avere più nulla da offrire, con lo United avanti 2-0 in casa del Wimbledon grazie alle reti di Eric Cantona e di Denis Irwin, il pubblicò si ritrovò inaspettato spettatore di qualcosa destinato a restare nella storia. Beckham – allora con il n. 10 sulla maglia – vide il portiere Neil Sullivan ben oltre la linea della propria porta, cogliendolo di sorpresa con un incredibile tiro dalla metà campo che si infilò in rete sotto lo stupore e l’ammirazione di tutti. Eric Cantona compreso.
«David Beckham, sicuramente un futuro giocatore dell’Inghilterra, ha segnato un goal di cui si parlerà e che verrà rivisto per anni», sentenziò lo storico telecronista britannico John Motson mentre commentava la partita per il programma Match of the Day della BBC. Non si sbagliò. Quel goal, ancora oggi uno dei più rivisti e ricordati, lanciò definitivamente un giocatore poi diventato una vera e propria icona sia del Manchester United che della Nazionale Inglese, oltre che protagonista in altri e illustri club come il Real Madrid e il Milan.
Ma la storia della carriera di Beckham è ben nota e, anche se non ci dispiacerebbe comunque raccontarla e riviverla, questo articolo vuole soffermarsi su una curiosità che, al contrario, ben pochi conoscono riguardante quel goal. Tutti noi sappiamo anche che Becks è stato per quasi tutta la sua carriera sponsorizzato da adidas, rendendo iconici anche alcuni degli scaprini con i quali dipingeva sul campo traiettore di un assurda precisione con la sua consueta posa prima di battere un calcio piazzato. Un binomio, quello fra Beckham e adidas, che iniziò proprio da quella stagione.
Prima di andare a Londra per sfidare il Wimbledon, Beckham aveva sentito parlar bene di un nuovo paio di scarpe che erano state lanciate da un paio d’anni sul mercato: le adidas Predator. Desideroso di provarle in partita, ne chiese un paio fatte su misura per lui. Gli furono inviate le uniche disponibili con la sua misura, ma con un particolare non di poco conto: erano state preparate per Charlie Miller, allora talento dei Rangers.
Nella sua autobiografia, Beckham ha ricordato così l’episodio: «Prima della partita, ricevetti le mie nuove scarpe. Adidas mi inviò un paio di Predator, le quali però erano state realizzate per Charlie Miller. La parola “Charlie” era incisa sulla linguetta degli scarpini e gli altri giocatori la notarono subito.»
Lo stesso Charlie Miller, votato nel 1995 come Scottish Young Player of the Year, ha ricordato così questo episodio in un’intervista al quotidiano britannico Daily Record: «Paul Gascoigne e io firmammo un contratto con adidas all’inizio della stagione nel 1996.»
«Gazza ricevette il suo paio, ma un rappresentante adidas mi telefonò per dirmi che David Beckham aveva urgentemente bisogno di un paio e i miei erano gli unici che gli andavano bene. Ma, onestamente, non posso dire che i miei scarpini lo abbiano aiutato a segnare quel goal. Becks avrebbe potuto segnare un goal del genere anche indossando degli stivali di gomma!»
Nel mese successivo Beckham fece il proprio debutto con la Nazionale Inglese e al termine di quella stagione, nella quale diede un grande contributo nella vittoria della Premier League da parte del Manchestere United, venne anche premiato come PFA Young Player of the Year.
«Ha cambiato la mia vita», ha dichiarato Becks parlando di quel goal. «La palla sembrava sospesa in aria per ore e tutto sembrava calmo. Poi, la palla è entrata ed è esploso tutto.»