Che ci crediate o no, quest’oggi in Sud Africa non è lo United a catturare l’attenzione dei media. Ad attirare l’attenzione di tutto il paese è il 94esimo compleanno di Nelson Mandela, il quale ha messo addiritura in secondo piano la sfida di Durban dei Red Devils contro l’AmaZulu FC.
Cosa al quanto giusta, visto che nella vita ci sono cose più importanti del calcio e Nelson Mandela è una di queste. Si tratta di una delle figure più grandi della storia, amata universalmente. È stato un leader carismatico, che ha lottato contro la discriminazione razziale in Sud Africa e riuscendo a rimuovere l’apartheid.
Passò 27 anni in carcere – fra il 1962 ed il 1990 – prima di diventare il primo presidente del paese eletto democraticamente (nonché il primo presidente di colore) nel 1994. Senza Mandela, molto probabilmente il Sud Africa sarebbe ancora diviso e la democrazia sarebbe ancora un sogno.
Questa mattina presto l’allenatore dello United, Sir Alex Ferguson, è apparso in diretta TV per prendere parte ai festeggiamenti per Mandella. Anche nella giornata di ieri il manager scozzese ha parlato dei grandi successi raccolti dal rivoluzionario leader sudafricano.
“È un grande privilegio per noi essere qui nel giorno del suo compleanno,” ha detto Sir Alex. “L’impatto che ha questo evento, qui in Sud Africa, è enorme.”
“La cosa che più mi ha colpito di lui, avendolo incontrato due o tre volte, è che non vive con amarezza o odio verso qualcuno. È un esempio per tutto il Mondo.”
“Dopo tutto quello che ha sopportato e sofferto, non provare odio o amarezza è incredibile. Devi essere speciale per riuscire a fare una cosa del genere, andando avanti con la vita e influenzando un intero paese in maniera enorme.”
“Mi ricordo quando parlai con lui a Monaco dopo aver vinto il Treble. Mi emozionai molto, fece un discorso incredibile. È un onore per noi essere qui per festeggiare il suo compleanno.”
Marco Antonucci