venerdì , 22 Novembre 2024
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Evra “È stato l’anno più duro per me”

Patrice Evra racconta di aver vissuto la stagione più difficile della propria carriera, costernata dalla morte del fratello e dalla vicenda con Luis Suárez. Il capitano dello United si dice, però, convinto di essere diventato una persona ancora più forte e di essere pronto per le sfide future.

“Ci sono stati un sacco di momenti difficili,” ha ammesso l’attuale capitano dello United. “Prima del derby con il Manchester City di Ottobre, mio padre mi ha chiamato per dirmi che avevo appena perso mio fratello. Non c’è niente di più difficile che riprendersi dopo una notizia del genere. Poi ci fu anche il caso con Luis Suárez.”

“So che non è il modo in cui un giocatore del Manchester United dovrebbe parlare quando non si vince il campionato. Sembra che sto cercando una scusa, ma è la verità. Non voglio mentire all gente. È stato un anno difficilissimo per me.”

Evra ha poi raccontato di come ha vissuto la famosa vicenda con Luis Suárez, rivelando di averci pensato molto prima della gara di Febbraio se stringere o meno la mano dell’attaccante del Liverpool. Il rifiuto di quest’ultimo scatenò l’indignazione dello stesso francese e di gran parte della critica, seguita poi dall’ormai famosa esultanza a fine gara sotto la Stretford End.

“È stato un periodo difficile,” ha aggiunto il francese. “Anche per la mia famiglia. Prima del match dell’Old Trafford [contro il Liverpool] ero indeciso se stringergli la mano [a Luis Suárez]… Fu difficile prendere una decisione. In molti penso che non l’avrebbero fatto. Io decisi di stringergliela, ma lui si è rifiutato. In quel momento mi sono chiesto: “Che sta succedendo?”.

“Ma non potevo fare pazzie in quel momento. Ho rischiato di farne una quando ho colpito Rio Ferdinand in tackle (dice sorridendo), se avessi colpito Luis Suárez con quella foga avrei rischiato il cartellino rosso.”

“La gente pensava che la mia esultanza a fine partita era per vendicarmi di Luis Suárez, ma ho esultato soprattutto per altri motivi. Ero felice perché quella vittoria ha significato davvero tanto me. Tutti noi giochiamo per il Manchester United, ovviamente, ma quella partita significava davvero tanto per me.”

“Quello che è successo a me quest’anno è stato davvero duro da superare,” ha aggiunto. “Ma ho continuato a lottare. Nella vita si fanno esperienze buone e cattive, ma quel che conta è come si reagisce e penso di averlo fatto nel modo giusto. Ecco perché sono orgoglioso di me stesso.”

“La gente può dire quello che vuole, ma sono più forte che mai mentalmente. Quella di quest’anno è stata una grande sfida personale per me.”

Marco Antonucci

Bio di Red Army Italy

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