van Persie “Felice per i goal, ma posso fare ancora meglio”

Sette goal totali, match-winner di Anfield contro il Liverpool, una tripletta fondamentale in campionato ed una doppietta che vale una vittoria in UEFA Champions League in appena otto partite con la maglia del Manchester United. Dati che renderebbero soddisfatto qualsiasi attaccante del Mondo, ma non il modesto Robin van Persie. L’attaccante olandese rivela che vorrebbe dare un contributo maggiore anche in termini di assist ed è convinto di poter fare ancora meglio.

“Penso di essere sulla strada giusta,” ha dichiarato l’olandese ai microfoni di ITV, rispondendo alla domanda se si fosse ambientato bene in squadra. “Mi piacerebbe fare più assist. Ho segnato sette goal, ma, come ho già detto altre volte, i goal non sono tutto. Ovviamente, stasera ho aiutato la squadra a vincere segnandone due, ma voglio fare più assist. Finora ho dato il meglio di me soltanto dal punto di vista realizzativo, quindi voglio migliorare un po’. Sono su una buona strada, ma posso fare ancora meglio.”

Robin van Persie, che ha sfornato un assist per il goal di Shinji Kagawa nel match di Sabato contro il Tottenham Hotspur, ammette di essere rimasto soddisfatto per la vittoria di stasera e per gli ottimi assist ricevuti dal compagno Wayne Rooney,

“Il secondo goal, forse, è stato il migliore fra quelli che ho segnato con lo United,” ha aggiunto. “Devo rivederlo, ma sento di poterlo definire come tale. Tutto è nato da un grande passaggio di Wayne [Rooney], è lui che devo ringraziare perché non molti giocatori sono in grado di fare un passaggio del genere. Anche in occasione del primo goal bisogna dargli merito per il cross che ha fatto, ha messo dentro il pallone proprio nel modo in cui mi aspettavo.”

“Credo che sia la prima volta in cui abbiamo giocato insieme dall’inizio e siamo entrambi molto soddisfatti, ma siamo tutti contenti principalmente per la prova della squadra. Il Chicharito ha giocato molto bene oggi, contando che abbiamo a disposizione anche un attaccante come Danny [Welbeck].”

Marco Antonucci