Wayne Rooney è al settimo cielo per aver potuto guidare per la prima volta da capitano la sua nazionale, impreziosendo questo magico momento con due goal. L’attaccante inglese racconta della splendida atmosfera respirata a Wembley e confessa di aspirare a diventare il capitano dell’Inghilterra anche in futuro.
“Essere il capitano della mia nazionale a Wembley è stato fantastico,” ha raccontato a fine gara. “È stata una sensazione splendida e sono onorato di aver potuto vivere questa esperienza, della quale farò tesoro. Solitamente, sono abituato ad entrare in campo stando dietro a qualche giocatore, mentre stasera ho potuto vivere in prima persona l’emozione di vedere la folla festante e sentire una grande atmosfera intorno a me.”
“Spero di poter capitanare la nazionale anche in futuro, magari a tempo pieno. Steven [Gerrard] è il nostro capitano al momento ed è un grande leader. Conserverò sempre con me la fascia di capitano, non dimenticherò mai questa serata.”
Il fuoriclasse del Manchester United grazie ai due goal di ieri è diventato il quinto marcatore di sempre della nazionale inglese, superando un mostro sacro della storia dei Tre Leoni come Alan Shearer. Rooney, però, non vuole fermarsi qui e spera di segnare ancora molti altri goal in nazionale.
“È un grande onore per me, ovviamente, perché in questa classifica ci sono dei grandi giocatori,” ha dichiarato a ITV Sport. “Essere fra i primi cinque marcatori di tutti i tempi dell’Inghilterra è qualcosa di cui andare fieri. Spero di segnare ancora molti goal in futuro. Ho soltanto 26 anni, quindi ho ancora molta strada da percorrere, e spero di segnare molto di più.”
L’Inghilterra ha vinto per 5-0 grazie alle doppiette dello stesso Wayne Rooney e di Danny Welbeck, contornate dalla rete di Alex Oxlade-Chamberlain nel finale, ma alcuni si aspettavano un margine ancora più ampio contro i giocatori part-time sammarinesi.
“Potevamo segnare qualche goal in più”, ha ammesso l’attaccante inglese. “Abbiamo creato qualche buona occasione ed i loro portiere ha compiuto delle buone parate. Alcuni tentativi non sono stati eccezionali, ma è sempre difficile attaccare quando una squadra si difende con dieci o undici giocatori dietro la linea della palla.”
“È stato difficile trovare gli spazi per inserirsi, a volte. Abbiamo dovuto continuare a far girare velocemente la palla per creare qualche occasione. Ci siamo riusciti ed abbiamo segnato cinque goal, non è un cattivo risultato.”
Marco Antonucci