Hernández pensa già al Chelsea

Nonostante sia stato il protagonista assoluto nella vittoria sui portoghesi del Braga in UEFA Champions League, segnando un’importante doppietta che ha aiutato la squadra a recuperare le due reti di svantaggio, Javier Hernández non si sente un eroe ed è già proiettato con la testa all’impegno di Domenica contro il Chelsea. L’attaccante messicano ammette che anche stavolta l’inizio non è stato dei migliori, ma sottolinea l’ottima reazione dei suoi compagni.

“Sapevamo dell’importanza di questa gara, ma la partenza è stata decisamente sbagliata ad essere onesti, tanto da concedere due goal in casa. Per fortuna, però, ne abbiamo segnati tre e ora possiamo guardare al prossimo incontro contro il Chelsea, che sarà davvero molto importante,” ha dichiarato a ITV Sport.

Mentre Sir Alex Ferguson ha ammesso che l’attaccante messicano l’ho mette in difficoltà su chi schierare come attaccante,

“No, non ho nulla da dimostrare,” ha aggiunto. “Dico sempre che mi piace molto stare qui. Mi sono sempre fatto trovare pronto e, quando il mister mi dà una chance, cerco sempre di dare il meglio. Se segno è un bene, ma la cosa più importante è il risultato della squadra.”

La squadra ha iniziato l’incontro con il modulo a rompo, ma variando nella ripresa con la presenza degli esterni. Entrambi i goal del Chicharito sono arrivati da due cross, nel primo caso da quello di Shinji Kagawa e nel secondo da quello di Tom Cleverley, ma l’attaccante messicano pensa che è difficile dire quale dei due modi di giocare sia migliore.

“Penso che quella su quale sia la formazione migliore da schierare è una domanda da fare al nostro allenatore. Da giocatore, il mio compito è quello di concentrarmi sul campo di gioco e di dare il meglio. Non importa in quale posizione gioco o che tipo di modulo utilizziamo. Noi giocatori dobbiamo soltanto seguire le indicazioni che ci dà il nostro allenatore.”

Infine, il centravanti della nazionale messicana rifiuta ancora una volta il ruolo di eroe, mettendo al primo posto il risultato della squadra.

“La cosa più importante è che la squadra sia riuscita a raccogliere i tre punti, non importa chi è il protagonista o meno.”

Marco Antonucci