Edwin van der Sar, a circa un anno e mezzo di distanza dal proprio ritiro, rivela di sentire la mancanza della sua vita da calciatore e delle sensazioni che respirava sul campo da gioco. La leggenda olandese ammette, inoltre, che probabilmente avrebbe potuto continuare per almeno un’altra stagione e che, in parte, rimpiange la propria scelta.
“Giocare è la cosa più bella che ci sia,” ha dichiarato a FIFA.com. “Vuoi farlo il più a lungo possibile e, quando si vede gente come Paul Scholes che gioca ancora, arrivi a pensare che, forse, potevi ancora farlo.”
“La mia vita è altrettanto bella ora, ma lo è in un modo diverso. Posso trascorrere più tempo con la mia famiglia, dato che viaggio molto di meno, ma nulla può sostituire l’emozione che si prova nel fare una grande parata in volo o nel sentire i tifosi cantando il tuo nome, oppure l’atmosfera che si respira quando la tua squadra segna un goal o vince una gara importante.”
Con ogni probabilità, il momento più bello della carriera di van der Sar al Manchester United è stato quando, durante la finale contro il Chelsea del 21 Maggio 2008, ha parato il calcio di rigore battuto da Nicolas Anelka che ha portato alla vittoria della UEFA Champions League 2007/2008. Il portiere olandese sa, dunque, per esperienza che il Chelsea non è un avversario facile da affrontare e che lo United dovrà sfornare un’ottima performance contro i Blues per ottenere un buon risultato.
“Non abbiamo vinto spesso contro il Chelsea nel mio periodo allo United e penso che anche stavolta non sarà facile batterlo,” ha aggiunto. “Hanno cambiato il proprio sistema di gioco. Sono più vivaci e attaccano con molta più continuità rispetto al passato.”
“Lo United, finora, non ha affrontato avversari impegnativi a parte il Tottenham [ed il Liverpool], ma sono sicuro che saprà affrontare al meglio questo test. Ha tante alternative a centrocampo e in attacco, può rendersi pericoloso in qualsiasi momento della partita.”
Marco Antonucci