Il Manchester United non delude le attese e torna con l’intera posta in palio dall’Emirates Stadium, dove l’Arsenal ha ceduto sotto i colpi di un incontenibile Antonio Valencia e del giovane bomber Danny Welbeck. I Red Devils hanno sofferto solo nella ripresa, mostrando un gioco corale molto efficace ed una grande determinazione. Le unica note stonate riguardano l’infortunio accorso a Phil Jones ed i problemi fisici di Nani e di Wayne Rooney a fine gara.
La Cronaca
Sir Alex Ferguson recupera Phil Jones e Chris Smalling e li lancia direttamente nell’undici titolare, nel quale viene data fiducia a Nani e a Valencia sulle fasce; in attacco la solita coppia Rooney-Welbeck. Arsène Wenger deve fare i conti con molte assenze, fra tutte quella di Thierry Henry, e si affida al tridente composto da Walcott, van Persie e Oxlade-Chamberlain.
L’Arsenal comincia bene la gara e impegna Anders Lindegaard già due volte nei primi dieci minuti, ma il portiere danese ha vita facile sulle conclusioni da fuori di Aaron Ramsey e Theo Walcott. Al 14′ rischia di complicarsi la gara per lo United: Phil Jones, nel tentativo di marcare Theo Walcott, cade male a terra e si procura un brutto infortunio. Il numero 4 dei Red Devils, appena rientrato dall’infortunio rimediato a Dicembre, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco in barella. Sir Alex Ferguson al suo posto inserisce Rafael da Silva. Al 22′ lo United si affaccia nell’area di rigore dei Gunners con Ryan Giggs, ben servito in area da Antonio Valencia, ma Wojciech Szczęsny è bravo nel bloccare il tiro-cross del gallese. Al 24′ si fa ancora pericoloso l’Arsenal con Theo Walcott, che spara alto da buona posizione dopo un ottimo suggerimento di Alex Oxlade-Chamberlain.
Due minuti dopo lo United risponde con Danny Welbeck, bravo a sfruttare un lungo lancio di Antonio Valencia, che a tu per tu con il portiere spedisce fuori, pressato anche dall’ottimo ritorno in marcatura di Laurent Koscielny. Da qui in poi, lo United inizia a prendere in mano il gioco e schiaccia gli uomini di Arsène Wenger nella propria metà campo. Al 34′ Patrice Evra si infila in area e serve un buon pallone per Nani, il quale chiama alla prima vera parata Wojciech Szczęsny con un insidioso rasoterra. Sei minuti dopo è ancora Nani a mettere in apprensione la retroguardia dei Gunners, bruciando sullo scatto Johan Djourou ma sprecando tutto con un impreciso tiro-cross. Proprio quando il match sembra destinato a restare inchiodato sullo 0-0 fino all’intervallo, ecco che gli sforzi degli uomini di Sir Alex Ferguson vengono premiati in pieno recupero: Nani apre a Ryan Giggs sulla sinistra, il quale pennella nel cuore dell’area di rigore un cross al bacio per Antonio Valencia, che stacca Thomas Vermaelen e fa secco il portiere con un poderoso colpo di testa. Quarto goal stagionale per l’ala ecuadoriana e vantaggio più che meritato per i Red Devils.
Si va, dunque, all’intervallo sul punteggio di 0-1 in favore del Manchester United e con un Arsenal che appare in netta difficoltà.
Arsène Wenger studia qualche contromossa nell’intervallo e presenta in campo una novità nella ripresa: Johan Djourou viene lasciato negli spogliatoi e al suo posto c’è Nico Yennaris. L’Arsenal sembra, infatti, più motivato ed incisivo e già dopo cinque minuti si divora una clamorosa occasione con Robin van Persie. Chris Smalling scivola goffamente sul pallone e lancia Tomáš Rosický verso l’area, il ceco serve il bomber olandese al centro ma, incredibilmente, quest’ultimo spedisce a lato. Quattro minuti dopo è Aaron Ramsey a mettere i brividi alla difesa dello United, entrando in area e sfiorando la traversa con una potente conclusione. Lo United torna a farsi vivo poco dopo con Antonio Valencia, ma stavolta l’ecuadoriano colpisce male la palla al volo e manca totalmente il bersaglio. Al 57′ Patrice Evra salva il risultato, respingendo in extremis la conclusione a botta sicura di Tomáš Rosický da pochi passi. Due minuti dopo ci prova Thomas Vermaelen dalla distanza, ma il suo sinistro termina fuori senza mettere paura a nessuno.
Al 61′ è Alex Oxlade-Chamberlain a sfiorare il pareggio con un potente rasoterra dal limite che fa la barba al palo, Anders Lindegaard non ci sarebbe mai potuto arrivare.
I Red Devils non ci stanno a farsi ancora schiacciare nella propria area e si rendono pericolosissimi due volte nel giro di pochi minuti. Al 63′ Danny Welbeck fulmina la difesa e scavalca Wojciech Szczęsny con un tocco morbido, ma fin troppo morbido perché Per Mertesacker riesce ad evitare che superi la linea di porta con un grande intervento in scivolata. Tre minuti dopo è ancora Danny Welbeck a creare problemi alla retroguardia dei Gunners sfruttando un’iniziale incertezza di Wojciech Szczęsny, che rimedia chiudendo lo specchio della porta sulla conclusione dell’attaccante dello United. Proprio mentre sembra che lo United abbia ripreso in mano l’incontro, ecco che arriva il pareggio dell’Arsenal: Alex Oxlade-Chamberlain serve Robin van Persie in area, il quale è bravissimo a girare in diagonale sul palo più lontano e battendo sia il proprio marcatore, Jonny Evans, sia Anders Lindegaard. Al 70′ parità ristabilita e Manchester United chiamato ad una pronta reazione.
I Gunners, trovato il pareggio, richiamano in panchina l’ottimo Alex Oxlade-Chamberlain per inserire Andrei Arshavin. Sir Alex Ferguson risponde inserendo Paul Scholes e Park Ji-Sung (bestia nera dell’Arsenal), richiamando in panchina Nani e Rafael da Silva. E i due cambi portano una svolta all’incontro; lo United riprende in mano la partita e trova il nuovo vantaggio poco dopo: Antonio Valencia punta l’area di rigore dalla fascia e fa fuori tre avversari, una volta entrato in area scambia con Park Ji-Sung e serve Danny Welbeck (lasciato colpevolmente solo dalla difesa) al centro dell’aria. Per il numero 19 dei Red Devils è un gioco da ragazzi girare in rete il pallone e firma il goal del 2-1. Tifosi e giocatori dello United in visibilio.
L’Arsenal viene stordito definitivamente dal secondo vantaggio e diventa molto nervoso, tanto da raccogliere tre ammonizioni nel giro di pochi minuti e azzoppando il malcapitato Wayne Rooney. Al terzo minuto di recupero Jonny Evans blinda la vittoria dello United, salvando con il petto un colpo di testa diretto in rete di Per Mertesacker. Dopo cinque minuti di recupero, lo United può festeggiare un’importantissima vittoria e riesce a restare in scia del Manchester City.
Prestazione eccellente da parte del Manchester United, che ha controllato l’incontro per lunghi tratti ed ha mostrato una determinazione che mancava da tempo. Non era facile riprendere in mano una partita che, dopo il pareggio di Robin van Persie, avrebbe potuto complicarsi ulteriormente. Anders Lindegaard è stato sicuro su tutti i suoi interventi (sul goal non poteva far nulla), mentre in difesa sono saliti in cattedra un ottimo Jonny Evans (ha salvato il risultato nel finale ed ha limitato molto l’attacco dei Gunners) e Patrice Evra (anche lui bravo a salvare un goal già fatto), a centrocampo è arrivata la conferma dell’ottimo momento di forma del rinato Michael Carrick ed in più c’è stata anche l’ottima prova dell’eterno Ryan Giggs (deve amare molto far fuori mezzo Arsenal quando parte da centrocampo…), mentre gli ingressi di Paul Scholes e Park Ji-Sung hanno portato ancor più qualità e grinta nel finale. Nani ha offerto buoni spunti, seppur non tutti sfruttati a dovere, mentre Antonio Valencia è stato semplicemente perfetto; altra prova maiuscola per l’ala ecuadoriana dopo l’eccezionale prova offerta nel match precedente. Danny Welbeck non ha sfruttato al meglio un paio di occasioni molto ghiotte, ma si è fatto perdonare segnando il goal-vittoria e tenendo alto il livello della sua prova per tutta la partita. Infine, Wayne Rooney non è riuscito a trovare il goal ma ha offerto una buona prova; fatta di qualità e di sostanza. Purtroppo, pare non arrivino notizie positive dall’infermeria e c’è il forte rischio di perdere Phil Jones per diverse settimane. Ne sapremo di più fra qualche ora.
Il prossimo incontro ci vedrà affrontare un’altra sfida molto delicata, visto che Sabato 28 Gennaio dovremo far visita al Liverpool per gli ottavi di finale di FA Cup. Alla faccia di chi sosteneva che avevamo un calendario facile…
Il Tabellino