Edwin van der Sar promuove a pieni voti le prestazioni del suo successore, evidenziando l’enorme importanza che ha attualmente per la squadra. La leggenda del Manchester United, dall’alto della sua esperienza, pensa che la fiducia dei propri compagni e del proprio allenatore sia l’elemento principale per trovare costanza e crede che David de Gea possa contare sul pieno supporto della squadra e dei tifosi.
“Credo che tutti hanno visto ciò che ha fatto in questa stagione,” ha dichiarato il leggendario olandese a ManUtd.com. “Nella prima metà di stagione e in quella precedente, a volte, gli è stato preferito Anders Lindegaard per 3 o 4 partite di seguito, ma poi ha trovato una costanza straordinaria.”
“Il livello delle sue performance è migliorato notevolmente ed è diventato davvero importante per la squadra. Ha acquisito fiducia nei propri mezzi, una dote fondamentale per poter essere il portiere del Manchester United. Ovviamente, essere inseriti nella formazione dell’anno della PFA è importante, ma ciò che si desidera principalmente è vincere la Premier League. Questo è stato sempre il mio obiettivo principale.”
“Quando i tuoi compagni sono felici di giocare con te e il vostro manager vi dà fiducia ogni settimana, ricevi il miglior premio che si può desiderare. Ovviamente, è bello potersi godere la conquista di vari trofei e riconoscimenti, ma l’unione di squadra viene prima di tutto.”
Per quanto riguarda il futuro, van der Sar è fermamente convinto che il dominio in patria debba restare la priorità del club, ma ammette anche che gli piacerebbe vedere i Red Devils tornare sul tetto d’Europa dopo un paio di stagioni deludenti nella UEFA Champions League.
“Penso che la Premier League sia stata sempre importante per tutta la squadra, ma gli ultimi due anni sono stati deludenti in Europa,” ha aggiunto Edwin.
“Quindo penso che il prossimo passo per il club, quindi anche per David [de Gea], sarà quello di stabilizzarsi a livello europeo. In cinque anni, abbiamo raggiunto tre finali, una semifinale e un quarto di finale e sarebbe bello poter raggiungere nuovamente quel livello.”
Marco Antonucci