Sir Alex Ferguson difende la prova non eccelsa dei suoi ragazzi ma, allo stesso tempo, confessa di aver vissuto con molta ansia gli ultimi 15 minuti di gioco. Secondo il manager scozzese, che ha festeggiato oggi il suo 25esimo anniversario da manager dello United, i suoi ragazzi hanno giocato con più ansia del solito per non deludere l’attesa del match.
“Gli ultimi 15 minuti sono stati una tortura,” ha rivelato Ferguson ai microfoni di MUTV. “Sarei stato molto più felice se il fischio finale sarebbe arrivato a fine primo tempo, non appena avevamo segnato il goal dell’1-0. Il Sunderland ha giocato molto bene e si è gettato tutto in avanti nell’ultimo quarto d’ora.”
I Red Devils sono parsi anche oggi fuori ritmo, tanto da trovare il goal-vittoria nello sfortunata deviazione di Wes Brown nella propria porta. Ma, come dice lo stesso Ferguson, quella di oggi è stata una partita attesa con ansia da tutta la squadra perché si è trattato, anche, del match celebrativo del suo 25esimo anniversario da manager del Manchester United. Al Boss è stato reso un lungo omaggio prima del calcio d’inizio, fra cui la scelto di rinominare la North Stand con il suo nome: Sir Alex Ferguson Stand.
“È stata una giornata molto ansiosa per i giocatori. Ci tenevano a far bene per me. La gara di oggi mi ha ricordato, vagamente, quella del 50esimo anniversario del disastro di Monaco di Baviera. Perdemmo 2-1 contro il Manchester City. Ciò, forse, si può dire che è successo anche oggi ma, fortunatamente, abbiamo portato a casa il risultato.”
I tifosi del Sunderland sono rimasti delusi dal vedere il direttore di gara Lee Mason assegnare, prima, un calcio di rigore per la loro squadra e, dopo aver consultato il guardalinee, cambiare idea in un secondo momento. Ferguson, però, non capisce il clamore dell’episodio perché riteneva assurdo concedere un rigore in quell’occasione.
“Non potevo credere che avesse assegnato il rigore,” ha rivelato Ferguson. “Avevo visto chiaramente che il loro giocatore, Ji Dong-Won, aveva colpito la palla con le mani. Avete visto come hanno reagito i miei giocatori, era una decisione assurda. Per fortuna, però, Lee Mason si è consultato con il guardalinee ed ha preso la giusta decisione.”
Marco Antonucci