David Moyes è, ovviamente, soddisfatto per la vittoria sul campo dello Stoke City e la conseguente qualificazione alle semifinali della Capital One Cup, ma lo è soprattutto della grande prova della propria difesa. Il manager scozzese crede che non fosse affatto facile difendere con una pioggia ed un vento così forti.
“È un bene per i nostri difensori aver mantenuto ancora un volta la porta imbattuta”, ha dichiarato a fine partita, intervistato da MUTV. “Non è mai facile affrontare lo Stoke in trasferta: ci siamo dovuti difendere da un bel po’ di calci d’angolo e da tanti cross. Quindi, direi che abbiamo fatto davvero bene in difesa.”
“Stasera abbiamo fatto bene in condizioni difficili. È stata una serata incredibile: le brutte condizioni del tempo hanno reso la partita di stasera ancora più difficile. Nel primo tempo è stato davvero difficile giocare, quindi era importante restare concentrati e non fare errori in difesa.”
“Poteva essere una di quelle serata in cui un difensore centrale scivolava o giudicava male la traiettoria della palla per il vento. È stato importante evitare che accadesse qualcosa di simile.”
Moyes rivela di aver chiesto ai propri giocatori, durante l’intervallo, di giocar meglio nel secondo tempo e si dice pienamente compiaciuto della risposta dei ragazzi.
“Abbiamo effettuato un cambio dopo circa 10 minuti nel secondo tempo [sostituendo Anderson con Javier Hernández] e penso che ne abbiamo tratto beneficio.”
“Alla fine, abbiamo sbloccato il risultato con un bel goal di Ashley Young. Non c’è stata grande differenza fra le due squadre, ma penso che abbiamo fatto girare meglio la palla ed avevamo solo bisogno di segnare.”
Infine, il manager scozzese spende qualche parole d’elogio anche per i tifosi che, come sempre, hanno fatto sentire alla squadra tutto il proprio calore anche in trasferta.
“Le condizioni meteorologiche erano terribili, ma hanno cantato per tutta la partita e sono stati fantastici”, ha aggiunto. “Era giusto che vedessero la loro squadra vincere e speriamo di continuare su questa strada.”
Marco Antonucci