Quella di Domenica è stata l’ultima apparizione di Nemanja Vidić con la maglia del Manchester United, dopo quasi 9 stagioni piene di trionfi e di soddisfazioni, che lo hanno portato ad essere considerato uno dei migliori centrali difensivi al Mondo in questi anni. Ripercorriamo la carriera del difensore serbo all’Old Trafford.
Arrivato nel Gennaio 2006 dallo Spartak Moskva, nello stesso mese in cui arrivò Patrice Evra, Vidić è stato una delle colonna dell’ultimo e vincente ciclo targato Sir Alex Ferguson. Il difensore serbo ha riportato all’Old Trafford quella solidità difensiva spesso mancata nell’epoca post-Schmeichel, formando una formidabile difesa insieme a Gary Neville, Rio Ferdinand, lo stesso Patrice Evra ed Edwin van der Sar.
Le sue doti da combattente, da giocatore che non molla mai un pallone e che non si tira indietro in nessun contrasto, lo hanno subito fatto diventare un idolo della tifoseria. Sir Alex punta subito su di lui e già alla seconda stagione vede ricompensata la propria fiducia con la conquista del titolo della Barclays Premier League, dopo quattro anno di astinenza, grazie anche alle solide prestazioni del centrale serbo.
Il quale, oltre a difendere davvero bene, spesso si rivela determinante anche in fase d’attacco, mettendo a segno diversi goal importanti, come quello in UEFA Champions League contro il Benfica nella fase a gironi. Nella stagione seguente, gioca un ruolo fondamentale nella cavalcata allo storico Double Premier League-Champions League, disputando anche un’eccellente partita nella famosa finale di Mosca contro il Chelsea.
Nell’annata seguente, la stagione 2008/2009, mette il proprio zampino anche nella riconferma del titolo di Campione d’Inghilterra, arrivato soprattutto grazie al record d’imbattibilità difensiva, e nella conquista della sua seconda League Cup e del FIFA Club World Cup, segnando goal importanti come quello allo scadere nel match casalingo contro il Sunderland e quello che ha sbloccato il punteggio contro l’Inter, nel ritorno degli ottavi di finale della UEFA Champions League.
Secondo molti esperti, in quella stagione si è consacrato come miglior centrale difensivo al Mondo. L’unica macchia resta la finale di Champions League di Roma, persa contro il Barcelona, dove commette un errore, poi costato caro, su Samuel Eto’o.
Dopo aver visto sfumare il titolo per un solo punto nell’anno successivo, Vidić dà un grande contribuito allo United nella riconquista della Barclays Premier League nella stagione 2010/2011, aiutando la squadra anche a raggiungere nuovamente la finale di UEFA Champions League. Anche questa volta, purtroppo, c’è il Barcelona a spezzare i sogni di gloria europei dei Red Devils, vincendo per 3-1 a Wembley.
Anche la stagione seguente ha un epilogo molto deludente per i Red Devils; eliminati addirittura nella fase a gironi della Champions League, usciti già al 3° turno di FA Cup e negli ottavi di finale della UEFA Europa League, perdono anche il titolo subendo un incredibile rimonta dai rivali del Manchester City, subendo una beffa atroce nell’ultimo turno, con lo United che aveva terminato il proprio match da campione d’Inghilterra, ma con i Citizens in grado di ribaltare il momentaneo 1-2 nel recupero e di strappare il titolo dalle mani dei ragazzi di Sir Alex.
Vidić e compagni si vendicano, però, nella stagione seguente. Il City viene battuto all’ultimo minuto in casa, grazie alla famosa punizione di Robin van Persie, e viene distaccato con ampio margine in classifica, con lo United che conquista lo storico 20° titolo della propria storia. Fra l’altro, Nemanja si toglie anche la soddisfazione di segnare un goal agli acerrimi rivali del Liverpool. Stagione gloriosa, ma che segna anche la fine dell’era Ferguson, il quale decide di ritirarsi dopo oltre 26 anni di successo all’Old Trafford.
L’addio di Sir Alex, con il conseguente arrivo di David Moyes, ha un effetto letale su molti giocatori, fra cui lo stesso Nemanja Vidić, che sembrano smarrire la propria identità. Il capitano dello United si rende, però, protagonista di un goal potenzialmente molto importante, quello del momentaneo vantaggio contro il Bayern München. Goal che, insieme a quello di Patrice Evra nel match di ritorno, risulterà inutile, purtroppo, ai fini del discorso qualificazione.
Il resto è storia recente: la separazione fra David Moyes e lo United, porta Ryan Giggs a ricoprire il ruolo di giocatore/allenatore e Vidić, ieri alla 300° e ultima presenza con la maglia dei Red Devils, saluta i propri tifosi con un’immagine forte, ma che meglio di tutte testimonia quello che è stato lo spirito da guerriero del serbo: sanguinante e dolorante, dopo aver preso una gomitata in pieno volte, si è rialzato ed è tornato subito a lottare su ogni pallone che passasse intorno a lui.
Non era certamente questo il tipo di stagione con cui Nemanja sperava di salutare quelli che per 8 anni e mezzo sono stati i suoi tifosi, ma di lui ci ricorderemo tante cose belle perché davvero in pochi hanno mostrato la sua grinta, la sua tenacia e la sua capacità di reggere un’intera difesa. A lasciare il club, come comunicato nelle ultime ore, Grazie di tutto e buona fortuna per la tua nuova avventura, Nemanja. Ci mancherai molto…
Marco Antonucci