Louis van Gaal non si scompone di fronte alle recenti critiche arrivate da Paul Scholes, il quale ha dichiarato apertamente che non si divertirebbe a giocare in questo Manchester United. Il manager olandese sostiene che l’ex centrocampista inglese dovrebbe prima parlare ai diretti interessati.
Il pareggio senza reti nel derby con il Manchester City e l’eliminazione dalla Capital One Cup, arrivata dopo una sorprendente sconfitta ai calci di rigore contro il Middlesbrough, non hanno di certo risparmiato critiche a van Gaal.
Quelle che hanno fatto più rumore sono quelle di Scholes, che ha dichiarato che “non si divertirebbe a giocare in questa squadra”. Parole che non scalfiscono più di tanto il diretto interessato.
“Si usa un’espressione: i bastoni e le pietre possono rompermi le mie ossa, ma i nomi non potranno mai farmi del male”, ha dichiarato in conferenza stampa. “Avete capito il significato di questa frase? Non ha alcun effetto su di me [il parere di Paul Scholes], lui non ha responsabilità.”
“Perché ha detto queste cose? Per il bene del club o per sé stesso? Quando sei una leggenda, dovresti parlare con il manager, o con il tuo amico Ryan Giggs, o con Ed Woodward. Ma lui è pagato dalla BBC o da Sky per dire qualcosa di simile (Paul Scholes lavora con BT Sport, ndr).”
“I complimenti? Neanche quelli sono importanti perché, se perdo, sono finito ugualmente. È un processo, ci vogliono tre anni, ma quando il Sig. [Paul] Scholes dice che dovrei andarmene, dovrebbe sapere che lui non ha alcun potere decisionale; lo hanno solo il Sig. [Ed] Woodward e i Glazer.”
In vista del match di Sabato contro il Crystal Palace, van Gaal dovrà rinunciare a due suoi giocatori, i quali hanno entrambi rimediato un infortunio nella sfortunata sfida contro il Middlesbrough.
“Willo [James Wilson] si è infortunato, ma anche Memphis Depay si è fatto male”, ha aggiunto. “È stata una brutta partita perché abbiamo perso ai rigori ed abbiamo anche perso due giocatori. Dobbiamo aspettare e vedere [per sapere l’entità dei loro infortuni], poiché è successo soltanto due giorni fa.”
Marco Antonucci