David Beckham racconta le belle emozioni vissute ieri all’Old Trafford, durante l’amichevole di beneficenza organizzata dall’UNICEF, che ha visto come protagonisti innumerevoli fuoriclasse del passato del Manchester United e del calcio internazionale.
Un goal di testa di Paul Scholes e una doppietta di Michael Owen hanno consentito alla selezione della Gran Bretagna e dell’Irlanda, capitanata da Beckham, di battere il Resto del Mondo per 3-1, anch’esso a segno con un ex stella del Manchester United, Dwigth Yorke.
“È stato fantastico”, ha dichiarato dopo la gara di ieri, intervistato da ManUtd.com. “Non c’è nulla di meglio. Una casa tutta piena per una giusta causa. Giornate così sono sempre speciali. Abbiamo deciso di giocare sette partite in sette continenti; volevo farlo in sette giorni, ma ero troppo fiducioso!”
“Abbiamo ottenuto quello che volevamo: abbiamo raccolto molti soldi e abbiamo messo in luce una grande causa per aiutare i bambini di tutto il Mondo. Voglio ringraziare i tifosi, i giocatori e i manager che hanno partecipato oggi per il loro sostegno. Senza di loro, sarebbe stato difficile raccogliere i soldi che volevamo. È stata una giornata incredibile.”
Uno dei tanti emozionanti momenti della giornata di ieri è stato l’ingresso in campo del figlio sedicenne di Becks, Brooklyn Beckham, inserito da Sir Alex Ferguson ad un quarto d’ora dal termine proprio al posto del padre, successivamente rientrato in campo per giocare qualche minuto insieme al suo primogenito.
“Ha fatto bene!”, ha aggiunto sorridendo. “Uno dei miei ricordi più nitidi è quello di quando vincemmo la Premier League e passeggiai qui insieme a Brooklyn, quando aveva ancora 18 mesi. Mi sentivo davvero orgoglioso. Adesso ha 16 anni, è un po’ difficile tenerlo sulle spalle!”
“Per fortuna, il manager era d’accordo sul fare una cosa simile [come rientrare in campo dopo essere stato già sostituito]. È stato speciale. Non mi aspettavo di poter rientrare, giocando insieme a lui e di passargli la palla, ma Sol [Campbell] si è infortunato. È stato fantastico.”
“Ama la fotografia e ama anche il calcio. Vedremo [quale sarà la professione di cui vorrà occuparsi]. Ha fatto bene nei suoi 15 minuti. Il suo primo cross è stato buono e il suo calcio d’angolo l’ha messo sulla testa di suo padre; [ma] io non sono mai stato bravo di testa!”
Marco Antonucci